Assegni a nucleo familiare, novità in vista
La proposta dell’assegno unico per i figli ben visto dal presidente del Consiglio Mario Draghi sarà proposto al vaglio del Consiglio dei Ministri in data 4 giugno per entrare in vigore per il lasso di tempo che va da luglio a dicembre ed arrivare a regime dal gennaio del 2022.
Requisiti per l’assegno, basta il permesso di soggiorno ?
Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
Oppure essere cittadino straniero extracomunitario, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Chi ne andrà a beneficiare
Di questo aiuto economico, mediamente di importo di 1056 euro a famiglia (circa 674 euro a figlio), andranno a beneficiare circa 1,8 milioni di famiglie, anche coloro che non percepiscono assegni al nucleo familiare. L’indennità verrà elargita dallo stato per ciascun figlio minore, tenendo conto della situazione economica in cui versa la famiglia (attestata con modello ISEE).
Facciamo un esempio: con un modello ISEE di 7 mila euro, per ogni figlio minore alla famiglia spetteranno circa 167 euro (per un massimo di due minori).
L’importo sale a 218 euro se si hanno tre figli. Si può avere accesso all’indennità con un ISEE fino a 50 mila euro, nel cui caso specifico la famiglia percepirà un sussidio a figlio di circa 30 euro (40 nel caso in cui i figli siano tre). Inoltre l’importo dell’assegno è sempre maggiorato di 50 euro in caso di figli disabili.
Come fare domanda
Per poter beneficiare del nuovo assegno si deve fare domanda, da presentare on line, all’Inps o attraverso l’ausilio dei patronati secondo le regole che saranno fissate dall’Inps entro il 30 giugno.
In data 4 giugno, a Palazzo Chigi si provvederà ad effettuare la disamina del decreto al cui interno è prevista appunto la decorrenza dell’assegno per figli a carico. Bisogna tuttavia tenere presente che le domande da presentare entro il 30 settembre 2021, permetteranno alle persone che fanno richiesta di avere anche gli assegni arretrati.
Assegno esentasse
Ricordiamo che l’assegno versato è esentasse e si cumula con altri sussidi statali come il reddito di cittadinanza e con l’eventuale fruizione da parte delle famiglie di altre misure in denaro di sostegno a favore dei figli a carico erogate da regioni, province e comuni.
A battersi fortemente per questa tipologia di aiuto è stata Elena Bonetti, ministro delle pari opportunità, che aveva fortemente approvato l’intervento ponte proposto e messo a punto qualche giorno fa dal ministero dell’Economia Daniele Franco.
Stante a quanto indicato nel decreto portato al vaglio del consiglio dei ministri venerdì 4 giugno 2021, nei primi sei mesi di beneficio dell’assegno sarà possibile continuare a beneficiare delle detrazioni fiscali e di altri assegni al nucleo familiari già esistenti.
In tal modo sarà possibile evitare che ci si ritrovi nel già sperimentato circolo vizioso della restituzione allo stato (come avvenuto con il bonus degli 80 euro di Matteo Renzi).
La maggiorazione indicata per i nuclei fino a due figli verrà disciplinata nell’articolo 5 della bozza del decreto e pare debba avere un importo pari a 37,5 euro a figlio nei nuclei dove ce ne sono due e in 55 euro per minore nelle famiglie dove di con almeno tre figli.
La preoccupazione all’orizzonte
Dalla notizia emersa, stanno già fermentando i Caf che devono occuparsi dei servizi ai contribuenti. La preoccupazione all’orizzonte sta sul fatto che pur trattandosi di una versione per così dire “ponte”, il tutto si ricollega alla valenza del modello ISEE.
Tra le altre cose la prima scadenza, in vista del primo luglio è ormai alle porte, e le richieste di assistenza da parte di cittadini e autonomi è molto alta, tanto che i Caf si sono visti costretti a rivolgersi alla ministra Bonetti, al ministro Andrea Orlando (Lavoro) e al presidente dell’Inps Pasquale Tridico evidenziato di aver già elaborato dall’inizio dell’anno ben 5,7 milioni con un incremento rispetto all’anno precedente del 26 per cento.
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