Babysitter e bonus di 600€: uno sguardo d’insieme
Anche gli stranieri sono interessati dal cosiddetto bonus baby-sitting illustrato dalla circolare covid del 24 Marzo n. 44, quest’ultima ha stabilito che è non previsto alcun tipo di limite reddituale per avanzare la domanda.
L’importo erogato dall’Inps, ammonta a 600€ massimo, può salire a 1000 euro solo se a presentare la domanda è dipendente che appartiene al settore sanitario o della sicurezza.
Questa cifra è dunque forfettaria, non aumenta né diminuiscono base al numero dei figli, ma non viene rilasciato se i figli hanno più di 12 anni.
Chi può presentare la domanda di indennità
A poter avanzare pretesa del bonus baby sitting ci sono i dipendenti del comparto privato, i lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata.
Stesso discorso vale per i lavoratori autonomi, per quello iscritti alle casse professionali (purché abbiano comunicato le rispettive casse di riferimento il numero dei beneficiari). Tutti questi soggetti hanno diritto ai 600€.
Per coloro che invece prestano servizio nel settore sanitario pubblico e privato accreditato, quindi medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori socio sanitari, nonché per il personale della sicurezza della difesa e del soccorso pubblico la somma sale fino a 1000€.
Una differenza necessaria tenendo presente che si tratta di lavoratori attualmente in prima linea per scongiurare l’epidemia da coronavirus.
A beneficiare del bonus sono anche tutti i genitori affidatari (purché l’ingresso del minore in famiglia sia stato prima del 5 marzo), e gli interessati all’affidamento preadottivo (con sentenza o provvedimento del giudice).
E chi lavora in smart working?
Gli unici a non poter entrare nel novero dei beneficiari sono coloro nel cui nucleo familiare hanno già un altro soggetto che beneficia di strumenti di sostegno di reddito come Naspi, Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, indennità di mobilità.
Al contempo non si può cumulare il bonus con il congedo speciale parentale.
La qual cosa vuol dire che anche chi lavora da casa in smart working e a prescindere la fascia reddituale di appartenenza, non può avere accesso al bonus.
Il limite d’età del figlio
Come abbiamo già avuto modo di anticipare, il limite d’età per figlio è di 12 anni non compiuti al 5 marzo 2020.
Restrizione questa che però non vale in caso di figli con disabilità o che versano in situazioni di gravità accertata, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale.
Gli importi complessivi fino a 600 euro e fino a mille euro, a seconda dei casi, sono a nucleo familiare e intesi come importo massimo.
Presentare la domanda
Per fare la domanda ed avere accesso al bonus ci si può collegate al sito dell’Inps nella sezione servizi online >servizi per il cittadino>autenticazione.
Attraverso l’utilizzo del proprio pin dispositivo, si può accedere alla voce domanda di prestazioni a sostegno del reddito, e poi cliccare su bonus servizi di baby-sitting.
In alternativa si può sempre chiamare il contact center, al numero verde da linea fissa 803164, o da rete mobile al 06164164.
Ecco come viene erogato il bonus 600 euro
È l’INPS ad elargire il bonus mediante il Libretto famiglia. Pertanto occorre effettuare una registrazione al sito INPS come utilizzatori del Libretto famiglia.
Anche chi svolge mansioni di baby-sitting deve registrarsi come prestatore. Una volta concesso il bonus il genitore utilizza il bonus attraverso il libretto di famiglia entro 15 giorni dalla comunicazione dell’accoglimento della domanda.
Schema riepilogativo conclusivo
A chi spetta: dipendenti del settore privato; iscritti alla gestione separata; autonomi iscritti all’INPS; alcune categorie del settore sanitario, pubblico e privato accreditato(medici, infermieri, oss…)
Requisiti: presenza di figli minori di 12 anni alla data del 5 marzo 2020 (il limite di età non vale per i figli affetti da gravi disabilità accertate). I genitori non devono essere titolari di altri strumenti di sostegno (Naspi, Cigo…) e devono entrambi lavorare.
Importo: fino a 600 € per i dipendenti privati, per gli iscritti alla gestione separata e per gli autonomi iscritti all’INPS; fino a 1.000 € per i dipendenti pubblici.
Come richiederlo: online (inps.it attraverso pin semplificato, spid, carta di identità elettronica 3.0, carta nazionale dei servizi).
Modalità di erogazione: libretto famiglia attraverso registrazione alla piattaforma delle prestazioni occasionali sul sito inps.it tramite le proprie credenziali (pin dispositivo, spid, carta di identità elettronica 3.0, carta nazionale dei servizi).
Si deve procedere all’appropriazione del bonus entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda.
Il bonus va utilizzato per l’acquisto di servizi di baby-sitting e per assistenza e sorveglianza dei minori fino a 12 anni.
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