Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo: si può lavorare in un altro Stato UE?

Le tipologie di permesso di soggiorno sono molte e tra queste figura anche il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo

La circolazione all’interno dei Paesi dell’Unione Europea è garantita a tutti i cittadini extraUE che sono in possesso di questo particolare permesso di soggiorno, anche per periodi superiori ai 90 giorni. Diverso è invece il discorso relativo alla possibilità di lavorare in un altro Stato sempre appartenente all’Unione Europea.

In questo caso, infatti, bisognerà tenere conto delle regole stabilite all’interno di quel determinato Paese.

Come fare per informarsi e conoscere tutti i dettagli?

La strada più semplice consiste nel contattare l’Ufficio Stranieri competente, oppure l’autorità consolare. In alternativa ci si può anche recare sui siti istituzionali del Paese in questione.

I nostri lettori ci aggiornano sulla situazione in altri Stati:

Con il permesso di soggiorno di ricongiungimento familiare italiana può lavorare in Francia?

Occorre trovare un contratto francese di assunzione per lavoro dipendente e alloggio, quindi dopo chiedere un permesso di soggiorno francese di lavoro dalla prefettura (in Francia). E’ una procedura un po’ lunga ed è per questo che si tende a preferire il passaporto italiano per lavorare oltralpe.

E’ possibile lavorare in Germania con il permesso di soggiorno UE?

Con un permesso illimitato UE si può richiedere un permesso di soggiorno tedesco (dichiarazione alle autorità entro 8 gg dall’arrivo in Germania e al Consolato) con contratto di lavoro e casa in affitto.

Lavorare in Italia con permesso di soggiorno di lungo periodo rilasciato da altro stato UE

E’ possibile lavorare in Italia se si è cittadini extraUE e si è in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro Stato appartenente all’Unione Europea?

Ebbene sì, il titolare di questo permesso può svolgere attività lavorativa nel nostro Paese per un periodo superiore a 90 giorni, fatto salvo il nulla osta preventivo rilasciato dallo Sportello Unico.

Proprio questi nulla osta non sono “infiniti”: ad esempio, ogni anno il Decreto Flussi stabilisce un numero massimo di permessi di soggiorno per lavoro che possono essere rilasciati ai titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di altri Stati UE.

Solo dopo aver ottenuto il nulla osta dallo Sportello Unico, il cittadino straniero può inoltrare la richiesta di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Ma una volta ottenuto questo nuovo permesso, che fine fa il precedente permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo? Viene ritirato?

No, la Questura non effettua alcun ritiro di questo permesso, che resta di proprietà del richiedente. Anche dopo il rilascio del nuovo permesso di soggiorno per lavoro lo straniero continua a mantenere lo status di soggiornante di lungo periodo nello Stato membro di provenienza.

Tuttavia esistono delle situazioni che possono portare alla revoca dello status suddetto.

Ad esempio, se il richiedente si assenta dal territorio dell’Unione Europea per un periodo di dodici mesi consecutivi, oppure se risulta assente dal territorio nazionale per sei anni; infine, viene disposta la revoca anche in caso di acquisto dello status di lungo soggiornante in Italia.

Sintesi a cura dello Studio Legale

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