Contributi inps mancanti e permesso di soggiorno

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Contributi inps mancanti od omessi, si rischia il permesso di soggiorno ?

Nel caso il datore di lavoro sia in arretrato nel versamento dei contributi del lavoratore straniero con contratto di lavoro subordinato, il permesso di soggiorno deve essere comunque rilasciato (a condizione però che il richiedente il lavoratore extracomunitario si attivi per far ottenere allo Stato il recupero contributivo tramite denuncia o ricorso di lavoro).

Cosa succede se un lavoratore straniero in Italia, assunto con contratto subordinato, non sia in regola con il pagamento dei contributi da alcuni mesi e deve rinnovare il suo permesso di soggiorno ?

Questa condizione di per sé non basta per far revocare il rilascio del permesso di soggiorno, perché in quel caso fa comunque fede il contratto di lavoro e soprattutto il lavoratore può rivolgersi al sindacato (o un patronato) oppure ad un avvocato immigrazionista e richiedere gli arretrati omessi (che comunque non spetta a lui versare).

L’omissione contributiva nel rinnovo di soggiorno subordinato ed autonomo

In un lavoro subordinato infatti il versamento dei contributi previdenziali compete esclusivamente al datore di lavoro e quindi il dipendente può solo verificare eventualmente che i versamenti vengano effettuati in maniera regolare e all’occorrenza sollecitare il loro versamento se il datore di lavoro non abbia ancora provveduto.

In mancanza si dovrà denunciare l’omissione all’ispettorato del lavoro (ora si chiama ispettorato territoriale del lavoro) perché provvedano ad accertare il difetto contributivo.

Non così è invece per chi abbia un lavoro autonomo perché in quel caso il versamento dei contributi previdenziali va fatto in proprio e il mancato dell’obbligo può influire nella procedura di rinnovo del permesso di soggiorno.

Preavviso di rigetto e dimostrazione della colpa del datore di lavoro

Se quindi la Questura, esaminando la documentazione allegata alla domanda di soggiorno, trovi che mancano i versamenti dei contributi la stessa sarà obbligata ad emettere un preavviso di rifiuto che spieghi l’eventuale motivazione del rigetto.

Una volta che il cittadino straniero riceverà questo avviso art. 10 bis legge 241/90, dovrà integrare la domanda entro i termini previsti dalla comunicazione con la documentazione che dimostra di essere comunque in possesso dei requisiti previsti per l’ingresso e il soggiorno in Italia.

In definitiva, per la norma che regola i permessi di soggiorno, nel caso vengano riscontrate delle irregolarità amministrative che possono essere sistemate, le autorità competenti non possono rifiutare il titolo di soggiorno, a meno che queste irregolarità non vengano appianate.

Quindi occorrerà comunicare che i contributi inps omessi non sono stati versati per colpa esclusiva del datore di lavoro e l’eventuale documentazione (lettere sollecito al datore, denunce e segnalazioni all’ispettorato).

Art. 10 bis legge 241/90 : Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l’autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all’accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti.

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