800 nuovi assunti al Ministero dell’Interno nel 2023: boccata d’ossigeno per prefetture e questure
I servizi dedicati all’immigrazione nelle prefetture e nelle questure potranno contare su molto più personale. Entro il 2023, infatti, verranno assunti in centinaia nel Ministero dell’Interno per alleggerire il carico e consentire agli uffici di poter esaminare le pratiche con maggiore celerità, arrivando più rapidamente ad una conclusione dell’iter.
Sono 800 le risorse di personale che potrebbero essere impiegate in base alla nuova Legge di Bilancio, attualmente al vaglio del governo. I nuovi assunti saranno chiamati a rilasciare i nulla osta e accelerare le pratiche che permettono ai cittadini stranieri di lavorare nel nostro Paese.
Come emerso nelle anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2023, il cui testo bollinato è stato presentato alla Camera lo scorso 21 novembre, il Ministero dell’Interno viene autorizzato ad utilizzare per il prossimo anno prestazioni di lavoro a contratto a termine, servendosi di una o più agenzie di somministrazione di lavoro.
Queste prestazioni vanno ad agevolare il rapporto che si instaura tra il datore di lavoro, che opera in Italia, e il lavoratore straniero che effettua l’ingresso nel nostro Paese, in base a quanto previsto nei Decreti Flussi 2021 e 2022.
Proprio gli ultimi Decreti Flussi hanno portato ad un aumento del carico di lavoro per gli uffici immigrazione di prefetture e questure, tenendo conto che per il Decreto Flussi 2022 non sono ancora note le quote massime di stranieri ammessi a lavorare sul territorio nazionale.
Il tutto senza dimenticare che in molti Sportelli unici devono essere ancora completate le pratiche che riguardano l’emersione dal lavoro irregolare e che gli uffici hanno dovuto reggere ad un ulteriore urto provocato dal massiccio afflusso di profughi dall’Ucraina.
Per tutti questi motivi l’assunzione di nuove centinaia di lavoratori si è resa necessaria per dare respiro sia agli Sportelli unici per l’immigrazione delle prefetture che negli uffici delle questure che si occupano delle stesse finalità. Assunzioni che riguarderanno, inoltre, la Direzione centrale dell’Immigrazione e la Polizia delle Frontiere del Dipartimento della Polizia di Stato.
Degli 800 posti di lavoro autorizzati per il Ministero dell’Interno, 500 unità verranno destinate al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, da impiegare negli uffici per l’immigrazione delle questure, della Direzione centrale dell’immigrazione e della Polizia delle frontiere del Dipartimento della PS; altri 300 saranno invece a disposizione del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, da impiegare presso le prefetture per le attività degli Sportelli unici per l’immigrazione.
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