Decreto Flussi: quanto aspettare dopo l’invio della domanda

Decreto Flussi: quanto aspettare il nulla osta al lavoro

Il Decreto Flussi emanato dal Governo stabilisce ogni anno il numero massimo di cittadini stranieri provenienti dai Paesi al di fuori dell’Unione Europea a cui è consentito l’ingresso in Italia per svolgere attività lavorativa.

Questa soglia massima è quella delle cosiddette quote di ingresso, che vengono differenziate in base ai lavoratori stagionali, i lavoratori autonomi e i lavoratori subordinati non stagionali.

Sempre nel Decreto Flussi vengono anche stabilite le quote che riguardano invece le conversioni in lavoro dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio e le conversioni in lavoro subordinato non stagionale dei permessi di soggiorno rilasciati per lavoro stagionale.

Alla fine del 2021 il governo Draghi ha emanato il nuovo Decreto Flussi, che consente l’ingresso nel nostro Paese di 69.700 lavoratori stranieri: una cifra importante, che consentirà di dare “respiro” a molti settori cruciali in difficoltà per carenza di manodopera (su tutti agroalimentare, edilizia e turistico-alberghiero).

Ma quale procedura bisogna seguire ora che il Decreto Flussi è stato emanato?

L’iter viene di fatto avviato quando un datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente residente nel nostro Paese, invia la richiesta di nulla osta per assumere un lavoratore extracomunitario.

La domanda può essere inoltrata tramite la piattaforma online all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/Ministero/Index2 in base alle tempistiche chiarite nel Decreto Flussi.

Le domande verranno analizzate seguendo l’ordine cronologico di presentazione. L’istruttoria coinvolge l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, che rappresenta l’ente competente alla verifica della validità delle condizioni contrattuali contenute nella domanda, e l’Ufficio Immigrazione della Questura, che ha invece il compito di verificare le eventuali condizioni di ammissibilità del lavoratore nel territorio Schengen.

Il Decreto Flussi 2022 consente di inviare le domande dalle ore 9:00 del 27 gennaio per le assunzioni di lavoratori non stagionali, lavoratori autonomi e per le conversioni, mentre per quanto riguarda le assunzioni di lavoratori stagionali le domande possono essere inviate dalle ore 9:00 del 1 febbraio.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 17 marzo 2022.

Quanto tempo aspettare dopo aver presentato la domanda

Una volta presentata la domanda, vengono analizzati eventuali motivi che impediscono il nulla osta, sia nei confronti del lavoratore straniero che del datore di lavoro: un’operazione che viene eseguita dalla Questura.

Se per la Questura è tutto ok, dopo aver ottenuto il parere dell’Ispettorato Territoriali del Lavoro sulle condizioni contrattuali applicabili e sulla capacità economica dell’impresa (oltre che sulla sussistenza di quote), il datore di lavoro viene convocato dallo Sportello Unico entro 60 giorni dalla presentazione della domanda (almeno secondo la legge, anche se di solito la prassi non rispetta questa tempistica).

Il datore di lavoro dovrà presentare i documenti indicati nella domanda: lo Sportello Unico, rivelata l’ammissibilità, provvederà a rilasciare il nulla osta (valido per sei mesi dal momento del rilascio) e a far sottoscrivere il contratto di soggiorno.

Al lavoratore straniero non resta che fare richiesta del visto agli uffici consolari del suo Paese di provenienza.

Sarà poi il Consolato ad informare il lavoratore straniero della proposta di contratto di soggiorno per lavoro, rilasciando entro 30 giorni dalla richiesta il visto d’ingresso e l’indicazione del codice fiscale.

Solo una volta ottenuto il visto il lavoratore straniero può fare il suo ingresso in Italia

Dopo otto giorni dal suo ingresso nel nostro Paese, il lavoratore straniero deve recarsi presso lo Sportello Unico competente che verificherà la documentazione in suo possesso.

Se è tutto ok, lo Sportello Unico rilascerà al lavoratore il certificato di attribuzione del codice fiscale. Sarà sempre lo Sportello Unico a conservare il contratto di soggiorno per lavoro sottoscritto dal lavoratore.

Inoltre, lo Sportello Unico farà sottoscrivere al lavoratore straniero anche il modulo di richiesta del permesso di soggiorno, che verrà poi inviato alla Questura di competenza tramite un apposito kit postale che può essere facilmente reperito presso gli uffici postali abilitati.

Sintesi a cura dello Studio

avvocato imperia sanremo, studio legale
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