Immigrazione, obbligo degli stati ad accogliere i migranti

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L’Italia si è fatta carico in questi anni, contando sulle sue sole forze, del problema vasto e complesso dell’immigrazione clandestina, un flusso inarrestabile di persone, provenienti dagli angoli più disparati dell’Africa e non solo.

Persone disposte a tutto pur di scappare dalle zone di guerra, famiglie intere che prese dalla disperazione, trovano anche i soldi che servono a scappare dal loro paese, questo fenomeno di immigrazione clandestina continua, ha creato vere e proprie ondate, obiettivo degli scafisti sempre un paese preciso; l’Italia.

La posizione dell’Italia stessa nel mediterraneo è strategica, parliamo di un paese che è il cuore del mediterraneo, molte delle persone che in maniera clandestina scappano dai loro paesi, vedono nell’Italia una semplice zona di transito.

L’obiettivo vero è cercare di ricongiungersi alle proprie famiglie, non necessariamente presenti su suolo italiano, magari migrate verso altri paesi. Il costo non solo in termini economici per il nostro paese ma anche in termini di vite umane perdute fino a questo momento è stato altissimo.

L’Unione Europea in questo senso sembra aver fatto una decisa inversione di marcia, ora l’agenda sull’immigrazione, secondo indiscrezioni che trapelano dal quotidiano Repubblica, dovrebbe nella giornata di mercoledì portare sostanziali novità.

Si parla di una presa di posizione decisa, questa dovrebbe interessare tutti i paesi membri dell’Unione Europea, questi dovrebbero farsi carico dal problema dell’immigrazione clandestina anche se proveniente dall’Italia.

Sia in termini di accoglienza dei profughi, sia in termini di politiche di legate al rimpatrio forzato verso i loro paesi di origine. Un problema non più italiano ma europeo, in uno scenario complesso dove l’immigrazione clandestina rappresenta ad oggi, la vera emergenza umanitaria e sociale di tutto il bacino europeo.

La questione invece delle operazioni all’interno delle acque libiche per distruggere le barche degli scafisti è un fronte aperto, la Libia si oppone, vedendo in questo modo di operare, una violazione della sovranità del paese.

L’Ungheria come membro dell’Unione Europea, si oppone decisamente a una politica di gestione del problema dell’immigrazione proveniente dall’Italia. Cercare di tutelare i propri cittadini da un’immigrazione incontrollata è la vera priorità.

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