Ingresso in Italia per lavoro, il decreto flussi

Ingresso in Italia per lavoro: tutti i dettagli della procedura per quote del decreto flussi

Il Decreto Legislativo del 25 luglio 1998 n.286 (con le successive modifiche e integrazioni) e il D.P.R. n.394 del 1999 chiariscono tutti gli aspetti riguardanti le disposizioni normative inerenti l’ingresso e il soggiorno per motivi di lavoro.

Pertanto, entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato (compreso quello stagionale, ndr) e di lavoro autonomo è senz’altro possibile, anche se solo all’interno delle quote massime d’ingresso, che vengono stabilite ogni anno dai decreti che fanno proprio riferimento ai flussi di ingresso per motivi di lavoro.

Va tuttavia sottolineato che per alcuni profili professionali viene consentito l’ingresso nel territorio italiano anche al di fuori di queste quote.

Farsi assumere da un datore di lavoro: tutti i passaggi per il nulla osta

Per avviare la procedura di assunzione è necessario che il datore di lavoro – che può essere di nazionalità italiana ma anche straniera, a patto che sia residente regolarmente in Italia – richieda il nulla osta per l’assunzione del lavoratore extracomunitario.

Prima di presentare la domanda di nulla osta è necessario attendere che venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto annuale di programmazione dei flussi, che chiaramente avverrà con un certo anticipo rispetto alla data stabilita per la presentazione delle domande. Le richieste di nulla osta possono essere inoltrate tramite l’apposita piattaforma online.

Il nulla osta verrà poi rilasciato dallo Sportello Unico per l’immigrazione, ma solo se sussistono alcuni requisiti. Prima di tutto, la richiesta di assunzione del datore di lavoro deve rientrare nell’ambito della quota annualmente stabilita dal decreto flussi.

Inoltre, non deve essere presente alcun lavoratore italiano o extracomunitario iscritto nelle liste di collocamento o comunque censito come disoccupato che sia disponibile ad accettare quel lavoro.

Anche qui è opportuno, tuttavia, precisare che pur in presenza di questo tipo di disponibilità, il datore di lavoro ha facoltà di confermare la sua richiesta di nulla osta.

In ultimo, il nulla osta viene rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione se non esistono motivi ostativi da parte della Questura.

Quanto bisogna attendere una volta inoltrata la domanda? Il parere degli enti ITL e QUESTURA

Lo Sportello Unico per l’Immigrazione effettua quindi alcuni passaggi. In primis, il SUI acquisisce dall’Ispettorato Territoriali del Lavoro il parere sulle condizioni contrattuali applicabili e sulla capacità economica dell’impresa, oltre che sulla sussistenza di quote; in secondo luogo, se dalla Questura non persistono motivi ostativi, procede alla convocazione del datore di lavoro.

Quest’ultimo dovrà pertanto presentare i documenti indicati nella domanda per ottenere il rilascio del nulla osta (che sarà valido per 6 mesi a partire dalla data del rilascio, ndr) e la sottoscrizione del contratto di soggiorno.

Per quanto riguarda infine il visto, sarà il lavoratore straniero a richiederlo agli uffici consolari del Paese da cui proviene. Il lavoratore straniero riceverà quindi dal Consolato la proposta di contratto di soggiorno per lavoro, rilasciandogli entro 30 giorni dalla richiesta il visto per entrare in Italia e l’indicazione del codice fiscale. Con il visto in mano, il lavoratore straniero può accedere al territorio italiano.

I passaggi da effettuare dopo l’ingresso in Italia

Tuttavia, una volta entrato in Italia il lavoratore straniero deve ancora completare la procedura. Entro otto giorni lavorativi dal suo ingresso, infatti, dovrà recarsi presso lo Sportello Unico, che procederà alla verifica della documentazione. Sarà lo Sportello Unico a consegnare al lavoratore il certificato di attribuzione del codice fiscale.

A questo punto il lavoratore può sottoscrivere il contratto di soggiorno per lavoro, che verrà conservato sempre presso lo Sportello Unico competente.

In ultimo, lo Sportello Unico farà sottoscrivere al lavoratore straniero il modulo di richiesta del permesso di soggiorno: questo modulo verrà poi inviato alla Questura competente tramite l’inoltro di un apposito kit presso l’ufficio postale.

Hai ancora dei dubbi ? Scrivici

 avvocato imperia sanremo, studio legale

    About the Author

    Portale Immigrazione
    Redazione di portale immigrazione e permesso di soggiorno

    4 Comments on "Ingresso in Italia per lavoro, il decreto flussi"

    1. posso farle chiedere dal mio datore di lavoro la nulla osta per avermi un permesso di soggiorno | 5 Dicembre 2021 at 9:08 pm |

      Salve, vorrei solo chiedere un informazione in questo flussi… se io posso farle chiedere dal mio datore di lavoro la nulla osta per avermi un permesso di soggiorno..io sto lavorando e sto qui in italia

    2. posso fare la domanda come un badante o colf | 8 Dicembre 2021 at 8:17 am |

      un informazione per favore
      Con questo decreto di flussi posso fare la domanda come un badante o colf
      Ho tutto regolare

    3. il decreto flussi riguarda anche le badante ? | 8 Dicembre 2021 at 3:02 pm |

      per cortesia il decreto flussi riguarda anche le badante ? Come possiamo sapere se sia nel decreto flussi la storia delle badante

    4. sono interessata a sapere si EL PERÚ e stato considerato per questo flussi | 27 Dicembre 2021 at 10:04 pm |

      Salve, la mia domanda è tutti paesi extra comunitari son considerati in questo flussi, sono interessata a sapere si EL PERÚ e stato considerato per questo flussi

    Leave a comment

    error: Content is protected !!