Lavoro accessorio, sale il limite per i compensi dei migranti
Il Decreto Legislativo del giugno scorso ha innalzato il limite dei compensi per il lavoro accessorio e la norma vale anche per i migranti, facilitati così nel rinnovo del permesso di soggiorno
Novità importanti per tutti coloro che sono dediti al lavoro accessorio, compresi i migranti, per i quali il limite dei compensi è salito da poco più di 5.000 euro a 7.000 euro.
Le prestazioni di lavoro accessorio sono tutte quelle attività lavorative che non comportano compensi superiori a 7.000 euro nel corso dell’anno solare, sommando tutti i committenti del lavoratore.
Inoltre i compensi delle attività svolte per ogni singolo committente non possono superare i 2.000 euro e le prestazioni di lavoro accessorio possono essere portate avanti anche dalle persone che usufruiscono di integrazioni del salario o sostegni al reddito, con un limite di 3.000 euro di compenso nell’arco dell’anno solare.
Posso rinnovare il permesso di soggiorno con reddito da voucher o lavoro occasionale ?
Ora il Decreto Legislativo 15 giugno 2015 ha sancito l’aumento dei compensi per il lavoro accessorio, anche per i lavoratori migranti. Secondo il decreto, i compensi che derivano dal lavoro accessorio devono essere conteggiati nel calcolo del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno e viene innalzato il limite dei compensi derivanti.
Sarà quindi possibile rinnovare il permesso di soggiorno anche solo grazie il lavoro accessorio, se i compensi sommati tra di loro danno un reddito superiore ai 5.830 euro annui richiesti per soggiornare regolarmente in Italia.
Ricordiamo però che i committenti possono ricorrere al lavoro accessorio solo attraverso l’acquisto di buoni lavoro, ossia i comuni voucher. Il compenso è comunque esente da tasse, include i contributi previdenziali e l’assicurazione per gli infortuni e non incide sullo status di disoccupato o inoccupato del lavoratore.
pratiche per stranieri – avvocato immigrazione
praticamente avevo bisogno di un chiarimento in merito al reddito necessario per la richiesta della carta di soggiorno a lunga permanenza CE. mi sono presentato in un ufficio patronato per fare la domanda per me steso, e mentre l’adeta controllava la mia documentazione. mi fa notare che il mio reddito di 10,850 non e sufficiente per la carta perche nel mio reddito sono a carico mio mia moglie e mia figlia minore, la signora mi dice che non sufficiente di 1000 euro circa, e non mi da speranza. Guardando su internet in merito a la faccenda noto che con il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 del job act in merito ai Buoni lavoro (voucher) quest ultimi possono compensare il reddito a raggiungere i limiti di reddito necessari.