Migranti : ecco cosa prevede il piano del Ministero dell’Interno
Il Ministero dell’Interno e quello della Giustizia stanno studiando in collaborazione un pacchetto congiunto per affrontare la drammatica situazione degli immigrati e tutte le cause ad essa connesse. Una base di principio su cui trapiantare o a cui accostare nuove misure, sarà il ddl per velocizzare le procedure giuridiche legate alle richieste dello status di rifugiato e asilo politico.
La disposizione – che prevede tra l’altro l’abrogazione dell’appello in caso di richiesta d’asilo respinta – è pronta ed è già stata diffusa a Palazzo Chigi. Adesso dovrebbe essere inserita con l’apporto del Viminale e congiungersi poi in un insieme di ordinamenti organici.
Un pacchetto che si vuole condividere con gli istituti locali e un primo passo fondamentale sarà il congresso Stato-Regioni del 19 gennaio. Non si esclude la possibilità che talune misure, se saranno riscontrate le premesse di esigenza e necessità, possano essere accelerate per delibera.
Approfondimento : differenze tra asilo politico, status di rifugiato e status di protezione sussidiaria ?
Abolizione dell’appello verso le decisioni in materia di protezione internazionale
Il ddl è costituito da 17 articoli. La novità più eminente è racchiusa nell’art. 7, che ritocca le precedenti normative con una serie di misure di appianamento. In particolare è previsto l’annullamento dell’appello : le conclusioni inerenti al riconoscimento di protezione internazionale non potranno essere impugnate, in sede giurisdizionale, nel caso in cui venissero bocciate.
In sostanza le richieste di asilo transiteranno prima dalle commissioni territoriali, che saranno tenute a fare una videoregistrazione dei dialoghi sostenuti con gli espatriati.
In caso di rifiuto, è prevista la possibilità di portare la disputa di fronte al magistrato e il Tribunale decreterà con una delibera, rigettando o il ricorso o riconoscendo lo status di rifugiato. Però «il decreto non è reclamabile», si legge nel ddl : la fase d’appello è eliminata.
Il testo prevede che si possa presentare istanza solo per Cassazione e che la Corte decida entro 6 mesi. L’Ue «accoglie la decisione del governo italiano di aprire strutture aggiuntive dedicate per il rimpatrio di migranti irregolari».
Approfondimento : Diritto di asilo, rifugiato e protezione sussidiaria : differenze
Questo è quanto comunicato da un’addetta stampa della Commissione, interrogata riguardo al piano messo a punto dallo Stato sul fronte immigrazione. In base alla disposizione europea sui rimpatri, fanno sapere dalla Commissione, gli Stati componenti hanno il vincolo giuridico di adottare tutte le misure doverose per garantire l’effettivo rimpatrio di chi non ha diritto di stare nell’Unione Europea.
avvocato per stranieri – avvocato immigrazione