Pensioni d’invalidità agli stranieri, cosa ha detto la Cassazione
La Corte di Cassazione ha stabilito che la pensione di invalidità deve essere riconosciuta anche agli stranieri regolari (senza carta di soggiorno o permesso soggiorno di lunga durata)
La sentenza della Corte, depositata l’1 ottobre, ha annullato una decisione di merito con la quale un giudice ha escluso che la pensione di invalidità vada riconosciuta senza limiti agli stranieri regolari: secondo quel giudice, la pensione poteva essere erogata solamente se fosse decorso un lasso di tempo di almeno cinque anni di permanenza in Italia, cioè lo stesso lasso di tempo necessario al rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo.
La questione era sorta in seguito ad un contenzioso fra l’INPS e una cittadina straniera, che chiedeva la pensione di invalidità anche senza permesso di soggiorno di lungo periodo.
La Corte di Cassazione, in sostanza, ha sostenuto che non sarebbe giustificata – alla luce della Carta Costituzionale ed anche alla luce dei principi dei diritti umani – la negazione dell’assistenza sociale agli invalidi basata sull’esistenza di alcuni requisiti, come quello reddituale (già cassato dalla Corte Costituzionale) e come quello temporale, come deciso dalla Cassazione con questa pronuncia.
Secondo la Cassazione, la Corte Costituzionale avrebbe sostenuto che la CEDU – secondo il principio di non discriminazione – impedirebbe di fare differenze fra cittadini stranieri regolari sul territorio e cittadini, per quanto concerne l’erogazione di “provvidenze destinate al sostentamento della persona nonché alla salvaguardia di condizioni di vita accettabili per il contesto familiare” di una persona disabile.
Ecco perché, sempre secondo la Cassazione, questa pensione deve essere riconosciuta anche agli extracomunitari purché regolari, senza limite di permanenza sul territorio, purché abbiano i requisiti previsti.
La decisone della Cassazione si basa sull’interpretazione degli articoli 2 e 3 della Costituzione che vietano di operare, secondo la Corte, una differenza fra cittadini italiani e stranieri regolari.
In questo modo la Corte di Cassazione ha sostanzialmente ribaltato un granitico orientamento dell’INPS, il quale ha sempre negato la pensione di invalidità a stranieri che non avessero il permesso di soggiorno di lungo periodo.
Questo significa che da oggi per l’INPS sarà necessario rimodulare le procedure per ottenere la pensione di invalidità.
Nei prossimi giorni potrebbero scattare dei ricorsi quindi l’INPS dovrà ridefinire le procedure.
Gli strascichi della decisione potrebbero avere però un certo peso anche sulla disciplina del neonato reddito di cittadinanza. Questo reddito, infatti, secondo la legge attuale andrebbe riconosciuto solamente agli stranieri che risiedono regolarmente in Italia da almeno dieci anni, come ha specificato Luigi di Maio, vicepremier.
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