Sportivi stranieri in Italia
Non è raro che un argomento come il visto d’ingresso per lavoro subordinato/sport o attività sportiva dilettantistica generi un po’ di confusione.
Per questo, nel 2018 il CONI ha diffuso una circolare che andava ad offrire un quadro riepilogativo di tutte le disposizioni normative vigenti, in modo da sgombrare il campo da dubbi normativi e quesiti posti sull’applicazione delle circolari precedenti.
Ingressi “fuori quota” degli sportivi extra Ue
Quote d’ingresso per atleti extracomunitari
Ogni anno il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI, fissa il numero massimo di ingresso degli atleti non appartenenti all’Unione Europea, impegnati nell’attività agonistica ad alto livello.
Sono poi le Federazioni Sportive Nazionali a stabilire in autonomia se assegnare tutte le quote al settore professionistico o a quello dilettantistico, oppure ad entrambi.
Articolo 27 comma 5-bis del Testo Unico Immigrazione “Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), sentiti i Ministri dell’interno e del lavoro e delle politiche sociali, è determinato il limite massimo annuale d’ingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, da ripartire tra le federazioni sportive nazionali. Tale ripartizione è effettuata dal CONI con delibera da sottoporre all’approvazione del Ministro vigilante. Con la stessa delibera sono stabiliti i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica anche al fine di assicurare la tutela dei vivai giovanili“.
Nelle quote vengono inclusi sia gli atleti che entrano per la prima volta in Italia sia quelli che sono già presenti sul territorio nazionale grazie ad un regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi sportivi, di lavoro o familiari.
Se la FSN tessera l’atleta per una sola stagione sportiva, la riconferma alla successiva è subordinata ad una nuova quota.
La quota utilizzata, rappresentata dal visto per l’atleta straniero, potrà essere recuperata solo se l’atleta straniero non ha più intenzione di sottoscrivere il contratto o non intende giungere sul territorio italiano per espletare l’attività sportiva a favore della Società richiedente.
Inoltre, il recupero della quota può avvenire anche se l’atleta straniero giunto sul territorio risulti non idoneo agli accertamenti medico-sanitari alla pratica sportiva e non abbia disputato alcuna gara.
In caso di non ritiro del visto o di rifiuto allo svolgimento dell’attività sportiva, la Federazione Sportiva Nazionale deve effettuare una comunicazione tempestiva al CONI che elaborerà il provvedimento di revoca.
Sportivi stranieri: Quote ingresso stagione agonistica 2022/2023
Per la stagione agonistica 2022/2023 il limite massimo d’ingresso degli sportivi stranieri provenienti da
Paesi non appartenenti alla Comunità Europea, che svolgeranno attività sportiva a titolo
professionistico o comunque retribuita, da ripartire tra le Federazioni sportive nazionali, è determinato
complessivamente in n. 1.200 unità.
Visto per attività sportiva
In caso di visto per lavoro subordinato/sport, la Società Sportiva è chiamata a formulare un contratto di soggiorno tramite la compilazione di un modello apposito.
Inoltre, va inoltrata una richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso per lavoro subordinato/sport alla FSN a cui è affiliata, comunicando il tutto anche alla Questura di competenza che provvederà ad inviare il nulla osta al CONI.
La proposta di contratto di soggiorno e la richiesta di dichiarazione d’assenso suddetta verranno trasmessi al CONI – Area Sport e Preparazione Olimpica dalla Federazione Sportiva Nazionale.
Il CONI effettuerà le verifiche, tra cui anche la disponibilità delle quote e il Nulla Osta della Questura, e procederà ad inviare via email alla Rappresentanza Diplomatica e allo Sportello Unico territorialmente competenti la dichiarazione nominativa d’assenso.
Entro 8 giorni dal suo ingresso in Italia, lo sportivo straniero dovrà presentarsi presso lo Sportello Unico competente per sottoscrivere il suo contratto di soggiorno, procedendo anche alla richiesta del codice fiscale e del modulo che fa riferimento alla richiesta di permesso di soggiorno.
Visto per attività dilettantistica
Per quanto riguarda invece il visto per attività dilettantistica, è sempre la Società Sportiva a formulare la richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso alla FSN a cui è affiliata (anche se in questo caso sarà ovviamente all’attività sportiva dilettantistica, ndr).
La Questura competente sarà informata e procederà all’invio del Nulla Osta al CONI. Lo sportivo straniero non deve firmare alcun contratto di soggiorno, dato che la Società Sportiva si assume gli oneri di questo contratto (tra cui alloggio e assistenza).
La richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso verrà poi inoltrata dalla FSN di competenza al CONI – Area Sport e Preparazione Olimpica, sempre dopo aver provveduto alla verifica di tutti i requisiti.
A questo punto la palla passa al CONI, che esegue i controlli di rito, verifica la disponibilità delle quote, ottiene il Nulla Osta della Questura e inoltra la dichiarazione nominativa d’assenso alla Rappresentanza Diplomatica e allo Sportello Unico territorialmente competenti.
Entro 8 giorni dal suo ingresso in Italia, lo sportivo straniero deve recarsi presso lo Sportello Unico Immigrazione per richiedere il codice fiscale e il modulo relativo alla richiesta di permesso di soggiorno.
Non c’è bisogno di visto per l’attività dilettantistica per la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che attribuisce le quote esclusivamente al settore professionistico.
Minori
L’età minima per l’ammissione al lavoro viene fissata nel momento in cui il minore ha completato il percorso d’istruzione obbligatoria e comunque non è mai inferiore ai 15 anni.
Serve un’autorizzazione rilasciata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente per i visti da rilasciare ai minori di età compresa tra i 15 e 18 anni.
Permesso di soggiorno
Per completare il tesseramento ed evitare sanzioni da parte dell’Autorità Giudiziaria è strettamente necessario il permesso di soggiorno, regolare e in corso di validità.
Per richiederlo basta recarsi presso l’Ufficio Postale, dove si può facilmente reperire il Kit che contiene la modulistica da compilare: al kit postale per il permesso di soggiorno sarà necessario allegare anche i documenti rilasciati dallo Sportello Unico dove lo sportivo straniero è tenuto a presentarsi entro 8 giorni dal suo ingresso in Italia.
Una volta inoltrata la documentazione si ottiene una ricevuta dell’assicurata, che consente il tesseramento e la libera circolazione in tutti gli Stati ad eccezione dei Paesi Schengen, dove sarà possibile transitare solo se in possesso di un visto di tipo “D” con ingressi multipli in corso di validità.
Rinnovo del permesso di soggiorno
In caso di rinnovo del permesso per lavoro subordinato/sport, la Società Sportiva deve presentare la richiesta entro 60 giorni dalla scadenza. La stessa, assieme alla copia leggibile del permesso di soggiorno in scadenza, sarà inoltrata al CONI tramite la FSN di appartenenza.
Il CONI provvederà poi ad inviare il nulla osta alla Questura di competenza; infine, il richiedente sarà tenuto ad inviare la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno tramite la documentazione contenuta nel Kit Postale.
Se il rinnovo riguarda invece l’attività sportiva dilettantistica, è sempre la Società Sportiva a dover presentare la richiesta entro 60 giorni dalla scadenza per poi inoltrarla al CONI (tramite la Federazione Sportiva Nazionale di appartenenza) assieme alla copia leggibile del permesso di soggiorno in scadenza.
Sempre il CONI invierà poi il nulla osta alla Questura competente e il richiedente procederà alla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno utilizzando la documentazione contenuta nel Kit Postale.
Il visto può essere richiesto anche per una sola gara sportiva o comunque per la durata di massimo 90 giorni per partecipare ad una serie di eventi.
La richiesta va presentata dalla FSN di competenza almeno 15 giorni prima della manifestazione e deve contenere la lista dei nominativi, le date di nascita, i numeri dei passaporti e la loro validità, il ruolo di ciascun componente la delegazione, la sistemazione alloggiativa, il soggetto responsabile delle spese di viaggio, soggiorno e assistenza sanitaria.
In più, i minori dovranno essere accompagnati da un maggiorenne facente parte della delegazione o da un familiare in possesso di regolare visto di diversa tipologia (turismo, invito, ecc).
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