Come ottenere il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo
Permesso di soggiorno per casi speciali concesso a soggetti vulnerabili per le condizioni lavorative
Nella normativa italiana riferita all’immigrazione, esiste anche un particolare tipo di permesso di soggiorno che si basa su una condizione precisa: che il richiedente sia stato vittima del fenomeno di sfruttamento lavorativo, una piaga sociale particolarmente diffusa in questo momento storico da parte di imprenditori senza scrupoli.
In particolare, la base normativa del permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo consiste nell’articolo 22 comma 12 quater del decreto legislativo numero 286 del 1998, il quale appunto prevede la possibilità, per il soggetto sfruttato dal punto di vista lavorativo, di ottenere uno speciale permesso di soggiorno il quale dura sei mesi e può anche essere rinnovato.
Ma cerchiamo di capire meglio che cosa è il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo, come funziona, quando viene rilasciato.
Le sanzioni penali per il datore di lavoro e l’articolo 22 TU immigrazione
comma 12. Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno previsto dal presente articolo (n.d.r. l’articolo 22 del testo unico immigrazione), ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5000 euro per ogni lavoratore impiegato.
comma 12-bis. Le pene per il fatto previsto dal comma 12 sono aumentate da un terzo alla metà:
a) se i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre;
b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa;
c) se i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo comma dell’articolo 603-bis del codice penale.

comma 12-ter. Con la sentenza di condanna il giudice applica la sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente.
comma 12-quater. Nelle ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo di cui al comma 12-bis, è rilasciato dal questore, su proposta o con il parere favorevole del procuratore della Repubblica, allo straniero che abbia presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro, un permesso di soggiorno.
comma 12-quinquies. Il permesso di soggiorno di cui al comma 12-quater ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un anno o per il maggior periodo occorrente alla definizione del procedimento penale.
Il permesso di soggiorno è revocato in caso di condotta incompatibile con le finalità dello stesso, segnalata dal procuratore della Repubblica o accertata dal questore, ovvero qualora vengano meno le condizioni che ne hanno giustificato il rilascio.
Quando viene rilasciato il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo
Un cittadino straniero può incorrere in fenomeni di sfruttamento lavorativo che sono umilianti e pericolosi, e che consistono nell’approvvigionamento, da parte del datore di lavoro, di manodopera straniera e non spesso sfruttata e sottopagata. In questi casi, la vittima può avere accesso a questo caso speciale di permesso di soggiorno.
In particolare, ai fini del rilascio del permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo, bisogna chiarire che cosa si intenda con sfruttamento lavorativo.
Sfruttamento lavorativo quando si verifica
Si parla di sfruttamento lavorativo quando si verifica la fattispecie prevista dall’articolo 630 bis del codice penale, con comportamenti, ad esempio, come la corresponsione di retribuzioni assolutamente inadeguate e difformi dai CCNL nazionali, la violazione ripetuta della normativa sull’orario di lavoro, la violazione degli obblighi di sicurezza ed igiene dei luoghi dei lavoro, la sottoesposizione del lavoratore a metodi di sorveglianza umilianti e degradanti e via dicendo.
Il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo è un permesso premiante che viene concesso allo straniero che denuncia la sua condizione di sfruttamento lavorativo e che collabora con le successive indagini della polizia.
Il permesso in questione viene richiesto su proposta del questore o con il parare favorevole da parte del procuratore della Repubblica, sempre che lo straniero abbia denunciato la condizione di sfruttamento lavorativo e successivamente abbia collaborato alle indagini (in particolare nel caso dell’instaurazione del procedimento penale contro il datore di lavoro).
Attenzione però: in alcuni casi particolarmente gravi, il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo può essere rilasciato anche senza la denuncia degli sfruttatori, laddove ricorra il pericolo concreto per l’incolumità della vittima, che potrebbe essere sottoposta a pesanti ritorsioni a seguito della denuncia, come previsto dall’articolo 18 della normativa di riferimento per questo tipo di permesso.
In questi casi, con la collaborazione dello straniero extracomunitario, può essere rilasciato questo permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo che ricordiamo essere un permesso di soggiorno per casi speciale.
Cosa comporta il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo: conversione e possibilità di lavorare in regola
Comma 12-sexies. Il permesso di soggiorno di cui ai commi 12-quater e 12-quinquies reca la dicitura ”casi speciali, consente lo svolgimento di attività lavorativa e può essere convertito, alla scadenza, in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo.
Per il lavoratore straniero, il rilascio del permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo (che dura sei mesi e può essere rinnovato per un anno o nella misura superiore necessaria per il processo) comporta la possibilità di lavorare e quindi di ottenere anche un permesso di soggiorno per lavoro, autonomo o subordinato.
Aggiornamento a cura dello Studio Legale
Be the first to comment on "Permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo"