Trasportare la salma all’estero: cosa bisogna sapere
Come portare una salma all’estero?
Nell’ipotesi in cui una persona muoia al di fuori dal suo comune di residenza, oppure nell’ipotesi in cui un cittadino straniero muoia in Italia, ma avesse voluto essere seppellito magari nel suo paese natale, come funziona il trasferimento della salma?
Una questione di questo tipo si pone in tutti i casi in cui qualcuno muoia in terra straniera, o al di fuori del suo comune. Le persone incaricate di seppellire il corpo potrebbero domandarsi quali sono i passaggi burocratici per il trasporto della salma in un comune diverso, o addirittura fuori dall’Italia.
Per conoscere quali sono le regole da seguire per trasportare una salma da una città ad un’altra (o anche all’estero) è necessario conoscere il regolamento della Polizia Mortuaria, nonché le eventuali disposizioni internazionali, quando si vuole portare la salma fuori dall’Italia.
Una volta che una persona decede, il medico legale stila il certificato di morte: il corpo del deceduto rimane nella camera mortuaria dell’ospedale (sempre che non venga eseguita, in casi particolari, l’autopsia), e quindi si procede alla vestizione della salma.
Decorso questo termine di 24 ore, la salma è restituita ai parenti, in modo che possano salutare il defunto e che possano procedere al funerale.
Per effettuare il trasporto della salma bisogna chiedere una autorizzazione specifica al comune di residenza: si tratta del decreto di autorizzazione al trasporto e viene in genere richiesto direttamente dall’agenzia funebre che si occupa dello spostamento.
Ma come funziona per trasportare la salma fuori dal comune?
Il trasporto della salma fuori dal Comune
Nell’ipotesi in cui la salma debba essere trasportata fuori dal comune (sulla base della specifica richiesta del defunto, oppure perché il decesso è avvenuto improvvisamente e lontano dal luogo dove viveva), per il trasporto del corpo è necessario chiedere l’autorizzazione al sindaco del comune dove si vuole seppellire il corpo.
L’ufficio Concessioni cimiteriali è quello che si occupa di processare la pratica (che viene in genere avviata direttamente dalle pompe funebri che gestiscono il funerale).
Perchè sia concessa l’autorizzazione, deve essere presentato il certificato medico che esclude che ci sia stata morte violenta, morte da atto criminoso, o per malattia infettiva.
Ottenuto questo permesso, il corpo può essere trasportato fino al luogo dei residenza (o le ceneri, se del caso: in questo caso il trasporto può avvenire per mano dei familiari, senza intermediazione delle pompe funebri).
Come trasportare la salma all’estero
Passaporto mortuario
Se la salma deve essere trasportata dall’Italia all’estero, deve essere chiesto un documento ad hoc: si tratta del passaporto mortuario, autorizzazione che consente di portare la salma fuori dai confini italiani. La richiesta è fatta all’anagrafe del comune dove il defunto aveva residenza, e il documento è rilasciato dal sindaco.
Se il trasporto della salma del defunto avviene in uno dei Paesi firmatari della convenzione di Berlino del 1937, allora serve anche l’istanza di bollo al sindaco del comune dove il decesso è avvenuto, l’autorizzazione al seppellimento, estratto dell’atto di morte, certificato dall’ASL locale che la salma è stata trattata e non c’è rischio di contagio da malattie infettive.
Autorizzazione all’espatrio
Per i Paesi non firmatari della convenzione, bisogna aggiungere a questa documentazione anche un nulla osta (da chiedere al consolato del paese di destinazione) ed una comunicazione per il rilascio del passaporto alla prefettura di frontiera.
Quanto costa il trasporto di una salma in aereo?
Il costo di un biglietto aereo per una salma varia può aggirarsi dagli ottocento euro ai quattromila a secondo dello Stato di arrivo ed il peso.
Be the first to comment on "Rimpatriare la salma di uno straniero all’estero"