Il Governo prospetta possibili modifiche sui Decreti Sicurezza e regolarizzazione stranieri
Luciana Lamorgese, Ministro dell’interno, ha preparato una bozza di provvedimento per modificare i due decreti sicurezza fortemente voluti da Matteo Salvini lo scorso anno.
Pronta la nuova normativa sull’immigrazione, rimane incognita 5 stelle
Insomma il Governo è molto diviso a riguardo, ma sicuramente sono da sciogliere i nodi della matassa.
Il Partito Democratico ad esempio vorrebbe spingere il piede sull’acceleratore per queste modifiche, così da dare un taglio netto a quello che era lo stampi politico leghista.
A frenare sulla questione è proprio il Movimento 5 Stelle, con il sottosegretario Carlo Sibilia, il quale sostiene che “Se qualcuno vuole fare fughe in avanti o mettere in discussione quello che era un accordo di Governo allora se ne prende le responsabilità”.
Modifiche entro i prossimi giorni
Stante alla dichiarazioni della Lamorgese, il pacchetto di modifiche, annunciato già lo scorso dicembre, dovrebbe essere proposto al Consiglio dei ministri la prossima settimana e prevede innumerevoli novità che sono in netto contrasto con i due decreti immigrazione e sicurezza entrati in vigore nemmeno un anno fa.
Il ministro ha spiegato che non appena saranno risolte tutte le questioni adesso in pendenza, si dedicherà il giusto tempo anche ai decreti sicurezza.
Le proposte in bilico sono davvero corpose.
Si parte da quelle più easy che si limitano a far diventate legge gli spunti lanciati dal capo dello Stato Sergio Mattarella, ad un intervento più complesso che saprà come sviscerare il dossier immigrazione.
Quali le novità in materia di decreti sicurezza ?
Al Viminale, gli uffici legislativi hanno messo in piedi una bozza di testo che si occupa principalmente della questione del permesso di soggiorno da rilasciare per motivi umanitario.
Una reintroduzione discussa considerando che il primo decreto immigrazione Salvini ne aveva voluto la cancellazione.
Al contempo la modifica prevedere anche l’eliminazione della multa di un milione di euro per le navi umanitarie ripristinando la precedente sanzione da 10mila a 50mila euro.
Altro intervento concerne anche la norma sulla causa di non punibilità per la «particolare tenuità del fatto», nonché le ipotesi di resistenza, oltraggio, violenza e minaccia a pubblica ufficiale, reintroducendo dunque la discrezionalità del magistrato.
Sanatoria, la questione dei lavoratori stranieri
Se dovesse il Governo raggiungere una riforma nel suo insieme dei decreti sicurezza, sarà proposta anche la norma per regolarizzare i lavoratori stranieri.
Questo in quanto già in un ordine del giorno firmato a dicembre, il Governo aveva previsto di occuparsi di tale problematica.
Tuttavia resta sempre il problema di passare al vaglio la reale fattibilità politica delle modifiche proposte, che dovranno rappresentare ancora una volta la simbiosi di coalizione, ma che invece non vedono i 5 Stelle propensi ad una simile novità.
Il problema delicato degli sbarchi
Problema delicato che Lamorgese sta già provando a risolvere è quello concernente gli sbarchi, che già nel mese di gennaio appena conclusosi hanno avuto numeri da record.
Il ministro si tiene in contatto con il ministro libico, a fronte della situazione instabile che c’è oggi in Libia e che dunque tende a fare aumentare i flussi
Nel frattempo la nave Open Arms risulta ad oggi in mare che aveva i giorni scorsi a bordo oltre 360 migranti, salvati tutti grazie a cinque differenti operazioni di soccorso.
Secondo la ONG spagnola, a bordo vi è una situazione insostenibile e delicata, che peggiora con l’aumentare dei giorni. Questo spinge ovviamente a cercare con urgenza un porto in cui sbarcare.
Dal suo canto la Open Arms mette in evidenza come già Malta si sia rifiutata già per ben tre volte di permettere lo sbarco, mentre l’Italia è in fase “No comment”.
Per la Ong, c’è bisogno nell’immediato di un porto sicuro subito, non solo per spirito di umanità, ma anche perché le persone a bordo ne hanno pieno diritto.
Aggiornamento a cura dello Studio Legale
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