Rischio agricoltura: la sanatoria non ha risolto la carenza di manodopera
Coldiretti auspica un decreto flussi 2020
L’allarme della Coldiretti estate chiaro: sebbene ci siano state le pratiche di sanatorieanche in agricoltura e allevamento questo non possono bastare, e rischiamo di mettere l’economia italiana in bilico.
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Pare infatti che l’agricoltura rischi di annaspare per i raccolti autunnali.
Nonostante fino ad oggi siamo riusciti a mettere in salvo i prodotti grazie ai lavoratori dell’est, in assenza del decreto flussi 2020, si teme il peggio per vino e mele.
A spiegare la terribile situazione nel settore agricolo è Romano Magrini, responsabile nazionale lavoro della Coldiretti.
Un simile avvertimento era stato dato prima dell’estate, ma grazie all’arrivo degli stagionali dall’est, i prodotti estivi hanno potuto fruttare alle aziende produttive.
Ora però, secondo Magrini, “con il parziale successo delle regolarizzazioni in agricoltura, la mancanza del decreto flussi e la scadenza dei permessi di soggiorno per i lavoratori (dell’est,), si rischia di arrivare con l’acqua alla gola e senza manodopera“.
Importante la vecchia sanatoria ma non sufficiente a coprire le reali necessità
La sanatoria è stata fondamentale per salvare in extremis, non solo l’economia italiana, ma anche la sorte di oltre 29 mila persone che meritavano riconoscimento.
Il tutto considerando che di questa molti degli stranieri, in gran parte non erano irregolari bensì stranieri che avevano ricevuto il riconoscimento del permesso di soggiorno per richiedenti asilo in attesa che la commissione territoriale decidesse se la richiesta per il permesso di soggiorno fosse positiva o negativa.
A detta del responsabile lavoro della Coldiretti però l’attuale sanatoria “non ha portato un grande apporto. Abbiamo sempre detto che non l’avrebbe portato, rispetto all’esigenza di lavoro che c’è nelle aziende agricole“.
“I dati ufficiali – sottolinea il responsabile Coldiretti – parlano di oltre 207 mila irregolari sanati. Di questi oltre 176 mila sono per il lavoro domestico e circa 30 mila sono stati regolarizzati nel lavoro subordinato in agricoltura. Di questi un migliaio sono della pesca“.
Troppi i settori della filiera alimentare a rischio secondo Coldiretti
Secondo la Coldiretti a repentaglio non solo è la vendemmia, importante per la produzione vinicola italiana, ma anche il raccolto di frutti come pere mele e olive.
La maggior parte dei lavoratori stranieri che di solito si occupano di ciò è prossima alla scadenza del permesso di soggiorno.
E in assenza di un decreto flussi, che possa rinnovare il permesso di soggiorno a coloro che rischiano, la manodopera agricola rischia di esaurirsi.
A causa delle disposizioni che sono state via via emanate dal governo, attualmente coloro che avevano i documenti in scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio, il permesso di soggiorno ha subito una proroga che vale fino al 31 dicembre.
Per coloro che avevano un permesso in scadenza prima o dopo, di fatto al 31 agosto scade il permesso di soggiorno per lavoro stagionale. Presto dunque avremo un vero e proprio vuoto.
Sbarchi di Tunisini irregolari in Italia, meglio un decreto flussi
Il recente “aumento degli arrivi dei tunisini in Italia è dettato dal fatto che la Tunisia sta vivendo una crisi economica e politica che si protrae ormai da anni. Questo spinge tanti giovani tunisini a tentare la traversata”.
Secondo Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas Italia, il decreti flussi permetterebbe ai tunisini di entrare in Italia in regola.
Per scoraggiare le partenze irregolari dalla Tunisia sarebbe una strada importante.
Il governo italiano “potrebbe contribuire attraverso decreti flussi di dare una possibilità a queste stranieri di entrare in maniera regolare non sarebbero costrette a prendere il mare affidandosi ai trafficanti, per poi essere respinti verso la Tunisia”.
“Gli strumenti giuridici ci sono. Agire solo sul controllo delle frontiere è un meccanismo che funziona nell’immediato ma poi, già nel breve periodo, non regge”
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