Permesso soggiorno per protezione temporanea Ucraina 2023

Permessi di protezione temporanea rilasciati agli ucraini

Permesso per protezione temporanea scaduti o in scadenza: ecco come agire

Il permesso per protezione temporanea consiste in un permesso che viene rilasciato dallo Stato Italiano, in via eccezionale, agli sfollati ucraini dopo il 24 febbraio 2022.

Si tratta di un permesso che conferisce una forma speciale di protezione a favore degli sfollati ucraini, sulla base del Decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 28 marzo 2022.

Il permesso per protezione temporanea dura un anno, può essere prorogato, e dà accesso all’iscrizione al SSN e al lavoro, studio, misure di accoglienza.

Ma cosa fare se il permesso per protezione temporanea è scaduto oppure in scadenza?

A chi bisogna rivolgersi per ottenere la proroga o rinnovo?

Ai sensi del D.L. 2 marzo 2023, articolo 1, i permessi di soggiorno temporanei già rilasciati agli sfollati ucraini sono validi fino al 31 dicembre 2023, a meno che non sia revocato, prima di questa data, lo Stato di emergenza.

Il che significa che non bisogna procedere al rinnovo del permesso per protezione temporanea o alla proroga dello stesso, se è in scadenza o in scaduto: il decreto legge ha provveduto automaticamente a rinnovare la durata del permesso fino a fine anno, salvo revoca, e non è necessario quindi procedere a nessun adempimento formale per ottenere questa proroga.

Ad oggi, il permesso per protezione temporanea può essere richiesto semplicemente presentandosi alla Questura del luogo di domicilio in Italia e presentando domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea.

Come chiedere il contributo di sostentamento

A chi accede al permesso per protezione temporanea può essere riconosciuto un contributo di sostentamento di 300 euro a testa al mese (aumentato di 150 euro se con figli minori) se si ha trovata una sistemazione autonoma – anche presso amici o parenti o ospitanti.

Il contributo si chiede dalla piattaforma della protezione civile ed è riconosciuto per tre mesi dalla data di domanda, e può essere riconosciuto per massimo 60 giorni se il richiedente trova un lavoro.

Il permesso per protezione temporanea può essere convertito?

Il permesso per protezione temporanea può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro?

Al momento la risposta è negativa: non si può convertire il permesso in questione in permesso per lavoro, tuttavia, come abbiamo già detto, il permesso per protezione temporanea consente allo sfollato di poter svolgere attività lavorativa, stagionale e subordinata come anche autonoma, o di fare tirocini, formazione professionale, insomma gli stessi diritti concessi ai cittadini italiani.

Si può essere assunti dal datore di lavoro anche se si è solo fatta la domanda di rilascio del permesso, se si è in possesso del codice fiscale.

Proroga della validità dei permessi di protezione temporanea per gli ucraini

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che prevede la proroga, fino al 31 dicembre 2023, della validità dei permessi di protezione temporanea rilasciati agli ucraini, per il permanere dell’emergenza.

Le nuove Disposizioni Urgenti di protezione temporanea, disposte per le persone provenienti dall’Ucraina, sono state approvate dal Consiglio dei Ministri su proposta del premier Meloni e dei ministri competenti.

La norma dispone che la popolazione ucraina avrà accesso alla proroga delle misure di assistenza/accoglienza disposte sul territorio nazionale, fino al 31 dicembre 2023.

Queste disposizioni, fra le altre cose, includono:

  • l’accesso alle misure di accoglienza diffusa che sono effettuate dalle associazioni del terzo settore, dai centri di volontariato, comuni, enti di terzo settore, enti religiosi civilmente riconosciuto e via dicendo;
  • dai servizi sociali che sono offerti da determinati comuni con un alto numero di soggetti beneficiari di protezione temporanea;
  • dal sostentamento per l’assistenza di titolari di protezione temporanea che abbiano trovato una sistemazione autonoma;
  • si proroga fino al 31 dicembre 2023 la durata dei permessi di protezione temporanea che sono stati rilasciati ai cittadini ucraini.

Inoltre, sempre fino al 31 dicembre 2023, viene prorogato lo stato di emergenza.

Permesso di soggiorno per protezione temporanea profughi Ucraina: chi può richiederlo e come fare

Per far fronte all’emergenza in Ucraina e all’arrivo di milioni di profughi in fuga dal Paese invaso militarmente dalla Russia, l’Unione Europea ha deciso di applicare per la prima volta la direttiva di protezione temporanea, istituita nel 1991 all’indomani delle guerre jugoslave.

In queste prime settimane di guerra sono già circa 2,5 milioni i rifugiati ucraini, che hanno lasciato il proprio Paese per spostarsi ad Ovest.

Un numero che è tuttavia destinato a crescere nel prossimo futuro se non si arriverà ad una tregua, che appare ancora lontana.

Da qui l’applicazione della protezione temporanea, che consente ai rifugiati provenienti dall’Ucraina di ottenere un permesso di soggiorno della durata di un anno, con la possibilità di proroga per altri due anni.

La buona notizia è che la procedura è stata molto celere, dato che per i cittadini in fuga dall’Ucraina è già possibile richiedere in Questura il permesso di soggiorno per protezione temporanea.

Il Ministero dell’Interno ha già provveduto ad avvisare tutte le Questure, che possono quindi cominciare ad acquisire le domande di protezione temporanea. Il modello per la richiesta è già presente nei sistemi informatici e può essere stampato senza problemi dagli operatori degli sportelli, che rilasceranno poi la ricevuta a coloro che presentano la richiesta.

In attesa del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che andrà a disciplinare non solo la protezione temporanea, ma anche altre misure straordinarie di accoglienza, si tratta comunque di una mossa che conferma come il nostro Paese sia già pronto a fronteggiare l’emergenza.

Permesso di soggiorno per protezione temporanea: chi può richiederlo?

Il permesso di soggiorno per protezione temporanea può essere richiesto dai cittadini ucraini e dai loro familiari che risiedevano in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, data in cui è partita l’offensiva russa.

Inoltre, il permesso di soggiorno per protezione temporanea può essere richiesto anche dagli apolidi e dai cittadini di paesi terzi diversi dall’Ucraina, assieme ai loro familiari, che beneficiavano di protezione internazionale e di protezione nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio 2022.

Infine, il permesso di soggiorno per protezione temporanea è garantito anche agli sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri potrebbe includere anche altre categorie tra quelle che possono accedere al permesso di soggiorno per protezione temporanea. Una volta pubblicato il DPCM, la Questura potrà perfezionare l’esame della domanda, stampando e rilasciando il permesso di soggiorno.

Il permesso di soggiorno per protezione temporanea avrà valore fino al 4 marzo 2023 e sarà in formato elettronico.

Sarà compito delle Questure valutare attentamente le situazioni in cui sono presenti minori, in particolare se le persone che li accompagnano hanno la potestà genitoriale. In caso i riscontri facciano emergere l’assenza della potestà genitoriale, i minori verranno considerati minori stranieri non accompagnati e si darà attivazione alle procedure previste per legge, con la segnalazione al Tribunale dei minorenni per la nomina del tutore.

Permesso di soggiorno per “Protezione temporanea emergenza Ucraina” (art. 20 TUI)

Circolare Min. Interno 10/03/2022 permesso di soggiorno per protezione temporanea

“Misure di protezione temporanea in favore delle persone sfollate dall’Ucraina a seguito dell’invasione militare delle forze armate russe”

La situazione eccezionale connessa allo straordinario afflusso di cittadini stranieri provenienti dall’Ucraina a seguito dell’invasione militare delle forze armate russe, ha reso necessaria l’adozione di misure di protezione temporanea atte a fronteggiare lo stato di emergenza, così come stabilito nella Decisone esecutiva del Consiglio (UE) 2022/382 del 4 marzo u.s.

Nelle more della predisposizione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che renda possibile l’adozione di misure straordinarie di accoglienza e disciplini la tipologia di permesso per protezione temporanea di cui all’art. 20 del decreto legislativo n. 286/1998 e succ. mod., si è provveduto ad implementare la piattaforma informatica Stranieri Web, per l’acquisizione e la trattazione delle nuove istanze di protezione temporanea.

Acquisizione della pratiche da parte degli uffici immigrazione delle questure

Pertanto, a partire da venerdì 11 marzo p.v., tutte le Questure potranno effettuare la sola acquisizione delle richieste di permesso di soggiorno per protezione temporanea e procedere con l’istruttoria fino alla fase di verifica della pratica.

L’autorizzazione e quindi la successiva stampa e consegna del titolo dovrà essere posticipata fino alla pubblicazione del D.P.C.M. al fine di adeguare il procedimento alle indicazioni ivi contenute.

Le istanze dovranno essere accettate direttamente presso gli Uffici Immigrazione delle Questure, prive dell’imposta di bollo e mediante l’utilizzo degli applicativi informatici in uso.

Stampa della ricevuta modello 209

L’operatore dello sportello procederà alla stampa del mod. 209 la cui ricevuta, corredata di foto e codice fiscale, dovrà essere rilasciata al richiedente anche ai fini di poter accedere alle prestazioni di carattere sanitario.

Al riguardo, sono già stati eseguiti una serie di interventi tecnici alle piattaforme informatiche volti ad assicurare l’istruttoria delle istanze e la stampa del titolo di soggiorno che, salvo modifiche, dovrà essere rilasciato a titolo gratuito, in formato elettronico conforme al Regolamento CE n. 1030/2002 e successive modificazioni.

Permesso soggiorno PROT. TEMPORANEA ART.20 TUI EMERG. UCRAINA

Si precisa che tale tipologia di soggiorno sarà di durata annuale a decorrere dal 4 marzo 2022 e la validità dello stesso, non potrà superare la data 4 marzo 2023.

A tal proposito, è stato creato un nuovo motivo di soggiorno recante la dicitura «PROT. TEMPORANEA ART.20 TUI EMERG. UCRAINA», visibile agli operatori della Questura preposti alla trattazione della pratica ed il motivo di stampa «PROT. TEMPORANEA EMERG. UCRAINA».

Nell’area delle News del portale Stranieri Web è disponibile il manuale operativo concernente la gestione delle pratiche “Emergenza Ucraina”.

Categorie di persone rientrino nelle misure di protezione temporanea

In attesa della pubblicazione del D.P.C.M., che definisca quali categorie di persone rientrino nelle misure di protezione temporanea, si fa presente che la richiesta di tale tipologia di soggiorno, per il momento, è riservata ai soli:
Cittadini ucraini e ai loro familiari residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022
apolidi e cittadini di paesi terzi diversi dall’Ucraina e ai loro familiari che beneficiavano di protezione internazionale o di protezione nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio 2022
che sono sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022.

Minori accompagnati e minori stranieri non accompagnati, Tribunale per i minorenni

In presenza di minori accompagnati da persone adulte che ne dichiarano la potestà genitoriale, qualora risulti impossibile verificare con certezza la veridicità del documento attestante la potestà genitoriale, ferma restando la necessità di notiziare il Tribunale per i minorenni, occorre interessare la rappresentanza diplomatica ucraina in Italia per gli opportuni riscontri circa la documentazione esibita attestante il vincolo familiare.

Nel caso in cui i minori siano accompagnati da persone adulte diverse dagli esercenti la potestà genitoriale (parenti, conoscenti, operatori o enti del privato sociale), gli stessi devono essere considerati quali “minori stranieri non accompagnati” e sarà necessario attivare le procedure previste dalla legge n. 47/2017, con immediata segnalazione al Tribunale per i minorenni ai fini della attivazione del procedimento per la nomina del tutore.

Per informazioni

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