Approvato il decreto flussi 2025, 10mila ingressi per Badanti e Colf

Il Governo Meloni ha finalmente trovato una quadratura sull’impronta da dare ai nuovi decreti flussi alla luce degli aggiornamenti normativi necessari per tutelare dalle frodi le domande

Aerei Ong, permessi rapidi ed espulsioni: cosa cambia con il nuovo decreto flussi

Il nuovo decreto flussi 2025 approvato dal Consiglio dei ministri ha lo scopo di introdurre significative modifiche nella gestione dell’immigrazione regolare e nella regolamentazione delle organizzazioni non governative (ONG).

Il suo scopo sarà quello di migliorare il controllo dei flussi migratori, rendendo più rigida la disciplina in materia di ingressi, permessi di soggiorno e meccanismi di espulsione.

In tal modo si andrà a contrastare l’immigrazione illegale e a potenziare la legalità nell’ingresso dei lavoratori stranieri, nonché a definire nuove regole per le ONG impegnate nel salvataggio di migranti.

10.000 quote flussi per Badanti e Colf

Per l’anno 2025 è fissato anche la possibilità di fare richiesta per 10.000 lavoratori domestici stranieri per l’assistenza domiciliare e familiare con anziani e disabili.

Nuovi limiti per l’immigrazione regolare

Il decreto flussi stabilisce limiti precisi al numero di lavoratori stranieri che possono accedere al territorio italiano per motivi lavorativi. Il tetto complessivo è stato fissato a 452 mila ingressi su base triennale, senza incrementi rispetto agli anni precedenti.

Tuttavia, il governo ha introdotto nuovi strumenti per assicurare che tali ingressi avvengano in modo ordinato e controllato, limitando così le possibilità di sfruttamento e violazioni delle norme sull’immigrazione.

A partire dal 2025, i datori di lavoro insomma non potranno andare oltre un massimo di tre nulla osta per l’assunzione di lavoratori stranieri, salvo alcune eccezioni legate alle organizzazioni di categoria.

Inoltre, sono stati stabiliti contingenti specifici per i lavoratori nel settore dell’assistenza familiare e sanitaria, che prevede un massimo di 10 mila ingressi per questa categoria.

Durante il primo anno di lavoro, questi lavoratori potranno svolgere esclusivamente le mansioni per le quali è stato rilasciato il nulla osta, salvo specifiche autorizzazioni.

Una nuova tipologia di permesso di soggiorno contro lo sfruttamento dei lavoratori: permesso di soggiorno alle vittime di caporalato

Una delle novità più rilevanti riguarda le misure a tutela dei lavoratori stranieri vittime di sfruttamento. Il decreto prevede che, in caso di accertate situazioni di violenza, abuso o sfruttamento lavorativo, il questore possa rilasciare un permesso di soggiorno immediato per il lavoratore coinvolto e i suoi familiari.

Questo permesso di soggiorno, valido per sei mesi e prorogabile fino a un anno, offre una via d’uscita a coloro che subiscono violazioni dei propri diritti sul posto di lavoro.

Il rilascio di tale permesso mira a sottrarre i lavoratori da situazioni di vulnerabilità, favorendo un accesso più rapido alla giustizia, grazie anche all’introduzione del gratuito patrocinio per le vittime. Inoltre, il decreto prevede l’espulsione dal territorio italiano per coloro che sono ritenuti colpevoli di sfruttamento o caporalato, in seguito a condanna definitiva.

Nuove regole per le ONG e i loro mezzi aerei

Il decreto flussi introduce anche modifiche significative per le organizzazioni non governative (ONG) impegnate nel soccorso in mare e, in particolare, per i velivoli utilizzati da tali organizzazioni.

Le ONG saranno obbligate a informare tempestivamente le autorità competenti, come l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), in merito ai voli di soccorso effettuati.

In caso di mancata comunicazione o di violazione delle procedure, sono previste sanzioni amministrative fino a 10.000 euro e il blocco operativo dei velivoli a terra.

Questa norma mira a garantire una maggiore trasparenza e controllo sulle operazioni delle ONG, che negli ultimi anni sono state al centro di un acceso dibattito riguardante il loro ruolo nel facilitare i flussi migratori illegali verso l’Italia.

Il governo intende rafforzare i meccanismi di sorveglianza, assicurando che tutte le attività legate al salvataggio in mare siano condotte nel rispetto delle leggi italiane e internazionali.

Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka: controlli più rigorosi nei consolati italiani e modifiche ai rigetti dei visti

Il decreto flussi mira anche a snellire le procedure burocratiche per i lavoratori stranieri che intendono entrare in Italia. Tra le novità più significative vi è l’obbligo di fornire le impronte digitali per i richiedenti visti nazionali, una misura che attualmente è prevista solo per i visti Schengen.

Inoltre, il decreto abolisce l’obbligo per i consolati italiani di notificare formalmente il rigetto di una domanda di visto, semplificando così le procedure e riducendo i tempi di attesa.

Per i cittadini provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, il decreto impone un controllo preliminare più rigoroso sul rilascio dei nulla osta, sospendendo temporaneamente l’emissione di nuovi visti di lavoro per consentire un esame approfondito della regolarità delle richieste.

Questa misura si è resa necessaria per arginare le irregolarità che, in passato, hanno coinvolto lavoratori provenienti da questi Paesi.

Flussi, nuovo click-days e miglioramento del sistema di controllo

Il sistema dei “click-days”, attraverso il quale i datori di lavoro possono richiedere il nulla osta per l’assunzione di lavoratori stranieri, è stato riformato per rendere il processo meno caotico e più efficiente.

Il decreto prevede che i click-days saranno differenziati per tipologia di lavoratori, permettendo così una gestione più ordinata delle domande e riducendo la pressione sui sistemi informatici.

Inoltre, le domande dovranno essere precompilate prima della data del click-day, consentendo una migliore pianificazione dei controlli. Questa riforma è stata introdotta con l’intento di prevenire abusi e frodi nel sistema di reclutamento dei lavoratori stranieri, garantendo al contempo un’assegnazione più equa delle quote disponibili.

Nel 2025 due click-day per i lavoratori stagionali

Il nuovo decreto flussi ha un impatto rilevante sull’economia nazionale, in particolare per settori come l’agricoltura e il turismo, che dipendono fortemente dalla manodopera straniera.

Nel 2025, saranno organizzati due click-day per i lavoratori stagionali, uno a febbraio per la stagione estiva e uno a ottobre per la stagione invernale. Questa suddivisione permette una gestione più efficiente delle quote e una maggiore flessibilità per le imprese.

Le nuove regole mirano a garantire un’immigrazione legale e sicura, tutelando sia i diritti dei lavoratori stranieri sia gli interessi delle aziende italiane. Secondo il governo, queste misure contribuiranno a ridurre le situazioni di sfruttamento e a favorire una migliore integrazione dei lavoratori stranieri nel tessuto economico e sociale del Paese.

Sintesi a cura dello Studio

avvocato imperia sanremo, studio legale per stranieri e immigrazione

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