Flussi, Question time sul decreto flussi 2022

Anticipazioni sul decreto flussi dal Ministro dell’Interno

Il Partito Democratico interroga il Governo sulle quote flussi 2022

Il «decreto flussi» è la modalità prevista dalla legge per programmare annualmente le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro.

Il decreto-legge n. 130 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 173 del 2020, ha stabilito che nella definizione della quota annuale di stranieri da ammettere nel territorio italiano, anche se stabilita successivamente alla data del 30 novembre, non si sia più tenuti a tenere conto della quota fissata per l’anno precedente.

Il «decreto flussi» per il 2021, che è stato varato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre 2021, ha previsto una quota complessiva di 69.700 lavoratori e lavoratrici, dei quali 22.000 per lavoro stagionale e 27.700 per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo.

All’interno di questa ultima tipologia sono stati riservati 3.000 posti per l’assunzione dei cittadini di altri Paesi, con i quali entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.

Un’altra quota, molto limitata, di 100 posizioni è stata invece riservata ai lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine;

Il PD nell’interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00061 presentato da Mauri Matteo:

“in queste ultime settimane si sono susseguite alcune dichiarazioni del Ministro interrogato in merito al «decreto flussi» che hanno avuto ad oggetto i tempi e la modalità di composizione delle quote, compresi i criteri della formazione all’estero e della «premialità» per chi arriva da Paesi che abbiano stabilito criteri di collaborazione sul tema migratorio.

Da notizie a mezzo stampa si è appreso, in particolare, che il Ministro interrogato ha lasciato intendere che le quote di lavoratori e lavoratrici del prossimo «decreto flussi» saranno stabilite solo dopo aver verificato la disponibilità degli attuali percettori del reddito di cittadinanza a essere impiegati.

Tale approccio solleva enormi preoccupazioni, poiché i tempi per l’adozione del prossimo «decreto flussi» non paiono compatibili con quelli che sarebbero necessari per svolgere un’accurata verifica sugli attuali percettori del reddito di cittadinanza, al fine di capire se abbiano o meno un profilo adeguato alle richieste e alle necessità delle imprese.

Quali siano i tempi, le modalità e i criteri precisi in base ai quali il Ministro interrogato ritenga che si debba comporre il «decreto flussi» 2022, nonché, in relazione al richiamato reddito di cittadinanza, se e come ritenga che gli attuali percettori del reddito possano condizionare la composizione delle quote flussi, sia in merito al numero dei lavoratori occupabili che alla loro tipologia”.

La risposta del titolare del Viminale sulle quote flussi 2022 e il reddito di cittadinanza

Il decreto flussi come strumento di politica internazionale in materia migratoria

È bene premettere che il cosiddetto decreto Flussi rappresenta solo un elemento della più ampia politica di gestione delle immigrazioni dispiegata dal Governo e che, quindi, deve essere inteso in un’ottica di governo delle dinamiche migratorie, con un focus centrato sulle esigenze del mercato del lavoro e, più in generale, di sostenibilità dell’accoglienza e dell’integrazione.

Il “decreto Flussi”, inoltre, è un atto di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri e la definizione del suo contenuto richiede l’apporto di una pluralità di attori istituzionali: oltre al Dicastero dell’Interno, quello degli Esteri, del Lavoro, dell’Agricoltura, e la Conferenza unificata Stato regioni e province autonome, nonché enti e associazioni rappresentative del mondo del lavoro.

Aggiungo che il “decreto Flussi” si salda con aspetti di rilievo della politica internazionale dell’Italia in materia migratoria, secondo un preciso indirizzo di questo Governo.

Mi riferisco, in particolare, al fatto che, poiché il contenimento della pressione migratoria è strettamente collegato con la collaborazione dei Paesi di provenienza e transito, il “decreto Flussi”, opportunamente modulato in termini premiali, può diventare uno strumento importante per riconoscere maggiori quote di accesso ai Paesi più impegnati nella lotta all’immigrazione irregolare, rafforzando al contempo i canali di ingresso legale; ed è un meccanismo di cui personalmente intendo proporre il rafforzamento per il futuro.

Verifica presso i Centro per l’Impiego di lavoratori e percettori di reddito di cittadinanza disponibili

Venendo al punto sollevato dagli onorevoli interroganti, segnalo che il Governo si è immediatamente attivato per adottare il prossimo “decreto Flussi” e che i limitati tempi a disposizione impongono di muoversi nell’ambito della normativa vigente.

Che, come è noto, prevede che il datore di lavoro interessato a instaurare un rapporto di lavoro subordinato con un cittadino straniero residente all’estero debba farne domanda previa verifica presso il Centro per l’impiego competente, per verificare appunto l’indisponibilità, adeguatamente documentata, di un lavoratore presente sul territorio nazionale.

A questo meccanismo, già previsto dalla normativa vigente, potrà sicuramente ricollegarsi la previa verifica in merito agli eventuali percettori del reddito di cittadinanza.

Si tratta, in buona sostanza, di individuare forme e strumenti adeguati all’attuale contesto socioeconomico affinché offerta e domanda di lavoro si incontrino, nell’interesse del sistema produttivo e del massimo possibile ampliamento delle opportunità di ingresso nel mercato del lavoro.

Il lavoro preparatorio del prossimo “decreto Flussi” è in via di definizione, proprio in questi giorni, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con il coordinamento di tutti i Ministeri coinvolti, ivi compreso quello che rappresento.

Sintesi a cura dello Studio

avvocato imperia sanremo, studio legale
pratiche per stranieri

Vuoi saperne di più..

    About the Author

    Portale Immigrazione
    Redazione di portale immigrazione e permesso di soggiorno

    Be the first to comment on "Flussi, Question time sul decreto flussi 2022"

    Leave a comment

    error: Content is protected !!