DL 145/2024: le nuove regole sull’ingresso in Italia per lavoro
Il Decreto Legge 145/2024 sarà portatore di numerose nonché significative modifiche alla disciplina inerente all’ingresso in Italia per motivi di lavoro.
Lo scopo principale prefissatosi è quello di risolvere alcune criticità emerse nell’applicazione del meccanismo dei flussi di ingresso. Così facendo sarà possibile migliorare la gestione del lavoro straniero sul territorio nazionale. Vediamo alcune delle principali disposizioni contenute nel decreto.
Acquisizione delle impronte digitali per i visti di lavoro
La prima tra le novità più rilevanti interessa l’estensione dell’obbligo di acquisizione delle impronte digitali anche per i visti nazionali. Bisogna infatti tenere conto che finora tale obbligo si applicava solo ai visti Schengen.
Tale obbligo sarà valido a partire dall’11 gennaio 2025 e servirà a garantire un maggiore controllo sull’identità dei richiedenti. Così facendo si spera di abbassare il rischio di abusi nel rilascio dei visti.
L’obbligo si inserisce in un contesto più ampio di rafforzamento delle misure di sicurezza legate all’immigrazione per lavoro.
Semplificazione del diniego dei visti di ingresso
Il decreto si è posto tra i tanti obiettivi anche quello di rendere più agevole la procedura per il diniego dei visti di ingresso. Ha visto infatti decadere l’obbligo di preavviso di rigetto previsto dall’articolo 10-bis della legge n. 241/1990.
In precedenza, questa disposizione richiedeva la comunicazione preventiva ai richiedenti di eventuali motivi ostativi al rilascio del visto, cosa che rallentava l’intero processo. D’ora in poi la procedura sarà più scorrevole, portando ad una maggiore rapidità nella gestione delle domande di visto e dei permessi di soggiorno.
Soppressione delle quote per la conversione dei permessi di soggiorno
Con il nuovo decreto sarà anche abolito il sistema delle quote per la conversione di alcuni tipi di permessi di soggiorno in permessi per lavoro subordinato.
Più nello specifico, non servirà più attendere le quote stabilite dal decreto flussi per convertire i permessi di soggiorno per lavoro stagionale o i permessi UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da un altro Stato membro.
Tale novità andrà a rendere il tutto più semplice a coloro che già lavorano in Italia, in quanto verrà agevolata la regolarizzazione della loro posizione e sarà contrastato sia il lavoro irregolare che il fenomeno del lavoro sommerso.
Domicilio digitale e sottoscrizione del contratto di soggiorno
Un’altra importante novità è l’obbligo per il datore di lavoro di fornire un domicilio digitale (PEC) per le comunicazioni con l’amministrazione. Si tratta di un obbligo pensato per garantire una maggiore efficienza nelle comunicazioni tra i datori di lavoro e lo Sportello Unico per l’Immigrazione.
In tal modo saranno sorvolati possibili ritardi nonché le spesso lamentate perdite di documenti. Inoltre, la procedura di sottoscrizione del contratto di soggiorno diverrà digitale, consentendo la firma del contratto in forma elettronica, senza che le parti debbano recarsi fisicamente presso lo Sportello Unico.
Un simile cambiamento va a ridurre ancora di più i tempi burocratici, favorendo una gestione più rapida delle pratiche di soggiorno.
Digitalizzazione delle procedure per il nulla osta
Il DL 145/2024 ha elencato anche tutta la documentazione utile per ottenere il nulla osta al lavoro subordinato. La stessa dovrà essere trasmessa in formato digitale sin dalla presentazione della domanda.
Tra i documenti richiesti, ricordiamo il certificato di idoneità alloggiativa e la cosiddetta asseverazione, che dovranno essere trasmessi insieme alla domanda. La novità in esame abolisce la necessità di una convocazione successiva del datore di lavoro presso lo Sportello Unico, velocizzando la procedura.
Obbligo di firma digitale del contratto di soggiorno
Una volta ottenuto il nulla osta, il contratto di soggiorno dovrà essere sottoscritto in forma digitale entro otto giorni dall’ingresso del lavoratore in Italia. Il datore di lavoro avrà l’obbligo di trasmettere il contratto firmato allo Sportello Unico, pena la revoca del nulla osta.
Questa digitalizzazione riguarda non solo i lavoratori subordinati, ma anche le categorie di lavoratori stagionali e altamente qualificati, come quelli previsti dall’art. 27-quater del Testo Unico sull’Immigrazione (TUI). Inoltre, anche l’accordo di integrazione dovrà essere sottoscritto digitalmente.
Canali di ingresso sperimentali e limiti ai datori di lavoro
Il DL 145/2024 introduce un canale sperimentale per l’ingresso in Italia di lavoratori destinati all’assistenza di grandi anziani e disabili. Questa misura, limitata a 10.000 unità per il 2025, risponde alla crescente domanda di personale nel settore dell’assistenza familiare.
Le domande potranno essere presentate solo tramite agenzie per il lavoro e associazioni datoriali, garantendo così una maggiore trasparenza nelle assunzioni e prevenendo eventuali abusi.
Una novità interessante riguarda il limite massimo di richieste di nulla osta che possono essere presentate dai datori di lavoro. Ogni datore potrà richiedere fino a un massimo di tre nulla osta, evitando l’accumulo di domande non motivate o fittizie.
Questa misura, reintrodotta dopo più di quindici anni, mira a contrastare il fenomeno della presentazione di domande di ingresso che spesso nascondono attività illecite.
DL 145/2024: modifiche alla disciplina sulla richiesta di conferma del datore di lavoro e riduzione dei termini
Il Decreto Legge 145/2024 è stato finalmente “partorito”. Numerose ed importanti sono le novità che porta con sé riguardanti la procedura di rilascio del visto per motivi di lavoro in Italia. Il suo obiettivo è di rendere più efficace e trasparente il sistema di assunzione dei lavoratori stranieri.
Saranno da qui a poco introdotte nuove disposizioni che coinvolgeranno il datore di lavoro e gli imporranno di confermare il proprio interesse all’assunzione prima del rilascio del visto e si prevede una riduzione dei termini per la verifica di indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale.
Conferma del Datore di Lavoro Prima del Rilascio del Visto
Tra le principali novità va all’occhio l’obbligo per il datore di lavoro di confermare, entro sette giorni dalla comunicazione dell’avvenuta conclusione degli accertamenti sulla domanda di visto, l’interesse all’assunzione del lavoratore straniero.
Una conferma non data da parte del datore di lavoro comporta la revoca automatica del nulla osta in precedenza rilasciato.
Un simile limite è stato posto in quanto si spera di contrastare fenomeni di disinteresse o inadempienza da parte dei datori di lavoro che, dopo aver inoltrato la richiesta di nulla osta, non portano a termine il procedimento, causando così ritardi e complicazioni nel processo di immigrazione.
Il che dunque garantisce o quantomeno dovrebbe garantire che solo le richieste effettivamente motivate siano portate a compimento, riducendo così le inefficienze amministrative.
Il Sistema Informativo dei Visti, che riceve la domanda di visto dal lavoratore, trasmette una comunicazione al Sistema Informativo dello Sportello Unico per l’Immigrazione. Questo poi a sua volta invia al datore di lavoro una richiesta di conferma via PEC (Posta Elettronica Certificata).
Solo all’arrivo della conferma da parte del datore di lavoro, il procedimento di rilascio del visto continua il suo corso. In caso contrario, il nulla osta verrà automaticamente revocato.
Irricevibilità della Domanda per Mancata Sottoscrizione del Contratto di Soggiorno
Il DL 145/2024 prevede anche una sanzione per i datori di lavoro che, nel triennio precedente, non hanno sottoscritto il contratto di soggiorno in esito a una precedente richiesta di nulla osta. In questi casi, eventuali nuove richieste di nulla osta presentate dal medesimo datore di lavoro saranno considerate irricevibili.
Questa disposizione mira a contrastare comportamenti opportunistici da parte di coloro che, pur avendo avviato il processo di assunzione di un lavoratore straniero, non completano la procedura, lasciando il lavoratore in una situazione di incertezza.
Inoltre, la domanda di nulla osta sarà dichiarata irricevibile anche se presentata da un datore di lavoro nei cui confronti è stato emesso un decreto che dispone il giudizio o una condanna per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, previsto dall’art. 603-bis del Codice Penale.
Riduzione dei Termini per la Verifica di Indisponibilità di Lavoratori Nazionali (Labour Market Test)
Dal 2022, i datori di lavoro sono tenuti a verificare, prima di richiedere il nulla osta al lavoro, che non vi siano lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a coprire la posizione lavorativa. Questa verifica, conosciuta come Labour Market Test, viene effettuata tramite l’invio di una richiesta di personale al Centro per l’Impiego.
Con il DL 145/2024, i termini per questa verifica sono stati ridotti da 15 a 8 giorni. Se entro tale termine il Centro per l’Impiego non fornisce alcuna risposta riguardo alla disponibilità di lavoratori idonei, il datore di lavoro può procedere con la richiesta di nulla osta.
Questo snellimento delle tempistiche ha lo scopo di accelerare il processo di assunzione di lavoratori stranieri, evitando lungaggini burocratiche e favorendo una maggiore rapidità nella gestione delle domande di ingresso per motivi di lavoro.
Inoltre, la nuova normativa prevede che, in caso di assenza di risposta o inidoneità dei lavoratori segnalati, il datore di lavoro debba allegare un’autocertificazione alla domanda di nulla osta, in cui attesti l’esito negativo della verifica. Tale previsione rende più semplice e diretta la procedura, riducendo il rischio di blocchi nel processo.
Esclusioni e Eccezioni al Labour Market Test
È importante sottolineare che la verifica di indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale non si applica in tutti i casi. In particolare, sono esonerati da tale procedura i lavoratori stagionali e quelli formati all’estero.
Questa eccezione è stata introdotta per agevolare l’ingresso di categorie di lavoratori che, per la natura del loro impiego o per il percorso di formazione seguito, non trovano facilmente corrispondenza con i profili già presenti sul territorio nazionale.
Possibilità di Nuova Assunzione per i Lavoratori Stagionali
Un’ulteriore modifica riguarda i lavoratori stagionali, per i quali è prevista la possibilità di stipulare un nuovo contratto entro 60 giorni dalla scadenza del precedente, durante il periodo di validità del nulla osta al lavoro.
Questa misura consente di prorogare il nulla osta e il permesso di soggiorno per motivi di lavoro stagionale senza obbligare il lavoratore a lasciare il territorio italiano e richiedere un nuovo visto.
La nuova disciplina prevede, inoltre, l’iscrizione obbligatoria dei lavoratori stagionali nella piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) una volta sottoscritto il contratto di soggiorno.
La posizione del lavoratore sarà visibile sulla piattaforma alla scadenza del contratto precedente, facilitando la ricerca di una nuova occupazione stagionale.
Questo meccanismo intende rendere più agevole la gestione dei flussi di lavoratori stagionali, garantendo continuità lavorativa e maggiore efficienza nel sistema di reclutamento.
DL 145/2024: norme introdotte in via sperimentale per il 2025
Il Decreto Legge 145/2024 rappresenta la novità del momento. Non solo introduce una serie di norme ad hoc sul permesso di soggiorno ma porterà anche delle norme sperimentali che saranno poste in essere durante il corso del 2025. L’obiettivo è provare a razionalizzare le procedure di ingresso per cittadini stranieri destinati al lavoro subordinato.
Il tentativo in esame si allinea con le specifiche esigenze di maggiore efficienza amministrativa e alle nuove sfide nel settore dell’immigrazione legale. Di seguito analizziamo più nel dettaglio le principali innovazioni introdotte, tra cui la precompilazione delle domande, l’ingresso di lavoratori per assistenza socio-sanitaria e altre misure volte a migliorare l’efficacia del sistema.
Precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro
Tra i principali punti del DL 145/2024 – fase sperimentale – troviamo la precompilazione delle domande di nulla osta per l’assunzione di lavoratori stranieri. Tale meccanismo, va ad anticipare il tradizionale “click day”, consentendo così ai datori di lavoro di precompilare i moduli tra il 1° novembre 2024 e il 30 novembre 2024, al fine di evitare ritardi nell’invio delle richieste.
In particolare, il decreto prevede che la precompilazione avvenga su un portale informatico predisposto dal Ministero dell’Interno, con la possibilità di verificare in anticipo la correttezza delle dichiarazioni fornite dai datori di lavoro.
Durante questo periodo, le amministrazioni competenti avranno tempo per effettuare controlli di congruità e conformità alle normative contrattuali vigenti. Questa fase sarà cruciale per ridurre l’ammasso di domande inviate erroneamente o in modo irregolare, snellendo di fatto il processo burocratico e garantendo maggiore trasparenza.
Canale di ingresso sperimentale per assistenza a grandi anziani e disabili
Il DL 145/2024 introduce, in via sperimentale, un canale di ingresso per lavoratori stranieri dedicato all’assistenza socio-sanitaria per grandi anziani (ultraottantenni) e persone con disabilità. Il limite massimo fissato per questa categoria di lavoratori è di 10.000 unità per l’anno 2025. Questa quota si aggiunge alle 9.500 unità già destinate al settore dell’assistenza familiare.
La procedura prevede che le domande di nulla osta vengano presentate esclusivamente tramite Agenzie per il Lavoro (APL) o associazioni datoriali firmatarie del CCNL del settore domestico.
Anche se il rapporto di lavoro è diretto tra lavoratore e assistito, le domande potranno essere presentate solo da questi intermediari, garantendo una maggiore gestione dei flussi e riducendo il rischio di abusi o irregolarità nelle assunzioni.
Limiti per i datori di lavoro e click day
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione di limiti alle richieste di nulla osta presentate da datori di lavoro che non si avvalgono di intermediari.
Fino a un massimo di tre richieste potranno essere inviate per ciascun datore di lavoro privato, mentre per coloro che si affidano a organizzazioni datoriali o consulenti del lavoro non ci sono limiti.
Questo sistema punta a evitare l’abuso del sistema da parte di datori di lavoro che presentano richieste multiple senza reali necessità lavorative.
Le date dei “click day” per il 2025 sono state fissate nel Decreto di programmazione triennale (DPCM del 27 settembre 2023). Tra queste, si segnalano il 5 febbraio per i lavoratori subordinati di Paesi con accordi di cooperazione con l’Italia, il 7 febbraio per gli altri lavoratori non stagionali, e il 12 febbraio per i lavoratori stagionali. Inoltre, è prevista una giornata specifica, il 1° ottobre 2025, riservata esclusivamente al settore turistico-alberghiero.
Numero massimo di domande per richiedente
Il decreto reintroduce un limite al numero di domande di nulla osta che possono essere presentate dai singoli datori di lavoro senza il supporto di associazioni datoriali o consulenti.
Tale limite, fissato a tre richieste per ciascun datore di lavoro privato, mira a contrastare la proliferazione di domande speculative che non corrispondono a una reale esigenza lavorativa.
L’obiettivo di questa misura è limitare l’abuso del sistema da parte di soggetti che, in passato, hanno presentato numerose richieste di nulla osta solo per garantirsi l’accesso a manodopera straniera, senza un effettivo impiego.
Questa restrizione si applica esclusivamente ai datori di lavoro privati, mentre per coloro che utilizzano l’intermediazione di organizzazioni datoriali non vi sono limitazioni.
Aumento delle Quote per i Lavoratori Stagionali
Il nuovo decreto prevede un aumento delle quote riservate ai lavoratori stagionali per il 2025, che passano da 93.550 a 110.000. Le quote sono distribuite equamente tra il settore agricolo e quello turistico.
Tale aumento risponde alla crescente domanda di manodopera stagionale, particolarmente nel settore agricolo e turistico, settori fondamentali per l’economia italiana.
Questo ampliamento delle quote mira a soddisfare la crescente richiesta di manodopera specializzata in determinati periodi dell’anno, in particolare durante la stagione estiva per il turismo e i periodi di raccolta per l’agricoltura.
Eliminazione del silenzio assenso per domande di lavoratori da paesi a rischio
Per contrastare fenomeni di irregolarità riscontrati nei flussi di lavoratori provenienti da Paesi ad alto rischio, il DL 145/2024 elimina la procedura di “silenzio assenso” per le domande di nulla osta al lavoro per cittadini di Paesi specifici, come Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka.
In questi casi, il nulla osta ci sarà solo previa verifica da parte della Questura e dell’Ispettorato del Lavoro, evitando l’approvazione automatica dopo il decorso del termine.
Ciò dovrebbe garantire un livello più alto di sicurezza nel controllo delle domande, riducendo il rischio di contraffazioni o abusi, e assicurando che l’ingresso dei lavoratori avvenga nel rispetto delle normative vigenti.
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