Novità in arrivo con il Decreto Flussi 2025: ecco quali
Aggiornamenti sul Decreto Flussi 2025: nuove regole per l’ingresso dei lavoratori stranieri e revisione del click day.
Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, nonché di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale
Il Decreto Flussi 2025, attualmente in fase di discussione, rappresenta una svolta importante nella gestione dell’ingresso di lavoratori stranieri in Italia.
Le nuove misure si pongono come obiettivo quello di rendere più efficiente il sistema, superando alcune delle criticità legate al passato e introducendo un quadro normativo più solido e organizzato. Tra le questioni più rilevanti emerge la volontà di migliorare la trasparenza e l’efficienza del sistema, ridurre le frodi e affrontare il caporalato, fenomeno ancora molto diffuso.
In un incontro recente a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha delineato le linee guida del futuro decreto.
La bozza di provvedimento è stata analizzata nel Consiglio dei Ministri, ma la sua approvazione è stata rinviata per ulteriori approfondimenti, dovuti anche alla complessità della materia. Il sottosegretario ha infatti sottolineato la necessità di un affinamento delle misure per garantire una coerenza tra le diverse parti del testo.
Superamento del Click Day e nuove procedure
Una delle innovazioni principali riguarda il superamento dell’attuale sistema di selezione tramite “click day”, spesso criticato per la sua rigidità e per il rischio di distorsioni nell’assegnazione delle quote.
In sostituzione, il governo intende introdurre un sistema con scadenze distribuite e settorializzato, con finestre di presentazione delle domande dedicate ai principali comparti economici, come agricoltura e turismo. Questo dovrebbe migliorare la distribuzione della manodopera e ridurre i tempi di attesa per le imprese che richiedono lavoratori stranieri.
Inoltre, si prevede l’introduzione della precompilazione delle domande per ridurre le discrepanze tra le esigenze effettive e le richieste presentate, consentendo alle imprese di fornire informazioni più precise sui fabbisogni di manodopera.
Queste modifiche saranno affiancate da controlli automatizzati che permetteranno di identificare e scartare immediatamente le richieste non conformi.
Semplificazione burocratica e verifiche più strutturate
Un altro aspetto chiave del nuovo decreto riguarda la semplificazione burocratica, con l’obiettivo di accelerare le pratiche relative all’ingresso dei lavoratori stranieri.
Ad esempio, sarà introdotto un contratto di soggiorno informatizzato, che dovrà essere sottoscritto entro otto giorni dall’arrivo in Italia. Questa misura vuole garantire il rispetto delle scadenze e ridurre gli abusi, con la previsione di sanzioni per i datori di lavoro che non adempiono a questa obbligazione.
Il governo ha posto grande attenzione all’interoperabilità tra le diverse banche dati, tra cui quelle del Viminale, INPS, Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio. Questo consentirà un monitoraggio più puntuale delle informazioni fornite dai datori di lavoro, migliorando il controllo e prevenendo eventuali irregolarità.
Lotta al caporalato ed alla frode
Il contrasto al caporalato rappresenta uno degli obiettivi centrali del nuovo provvedimento. Il governo ha introdotto misure più severe per evitare che lavoratori stranieri vengano sfruttati, anche attraverso un inasprimento delle pene per i datori di lavoro che non rispettano le normative.
Tra le proposte c’è anche l’esclusione automatica dalle future richieste di ingresso per quei datori che non hanno rispettato gli obblighi contrattuali nelle precedenti domande.
"irricevibile la domanda del datore di lavoro che nel triennio precedente non ha sottoscritto il contratto di soggiorno all’esito di una precedente domanda” e prevede che “entro 8 giorni dall’ingresso in Italia il lavoratore straniero ed il datore di lavoro devono sottoscrivere il contratto di soggiorno”
Un altro problema su cui si è concentrata l’attenzione è il fenomeno della compravendita di visti, segnalato da alcune ambasciate straniere. In risposta, il decreto introduce controlli più rigorosi e strumenti per combattere questo tipo di frode.
Protezione dei richiedenti asilo e nuovi centri in Albania
Il provvedimento non si limita a regolamentare l’ingresso di lavoratori, ma si estende anche alla gestione dei richiedenti asilo. In particolare, si introduce una normativa che permette il trattenimento di coloro che non forniscono documenti validi o garanzie finanziarie.
Questa misura è collegata all’apertura di nuovi centri per richiedenti asilo in Albania, dove verranno gestite le procedure di identificazione e trattenimento.
"il richiedente può essere trattenuto “qualora non abbia consegnato il passaporto o altro documento in corso di validità o non presti idonea garanzia finanziaria, ovvero nelle more del perfezionamento della procedura concernente la prestazione della garanzia finanziaria”.
Sintesi a cura dello Studio
avvocato immigrazione per stranieri
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