Assegno unico per i figli 2022

Assegno unico figli 2022, possono fare domanda anche gli stranieri: tutti gli importi e le maggiorazioni

Il 18 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo che contiene una misura molto importante come l’Assegno Unico universale per i figli. Come ha spiegato la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, i circa 20 miliardi stanziati per questa misura ne assicurano il carattere universalistico.

Con l’Assegno Unico, infatti, vengono coperte parzialmente le spese affrontate dalle famiglie per i propri figli, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età.

Inoltre, la misura prevede anche delle maggiorazioni in base alla presenza di disabilità, ma anche in base al reddito, al numero dei figli e al lavoro di tutti e due i genitori.

In più, possono fare domanda anche i titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero i cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

La domanda è consentita anche ai soggetti titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, nonché ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi.

Vanno tuttavia soddisfatti alcuni requisiti.

Il richiedente deve infatti essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia e deve risultare residente e domiciliato in Italia; inoltre, il richiedente deve poter dimostrare di essere o di essere stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero di essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Assegno Unico 2022, gli importi

Venendo agli importi, la misura garantisce 175 euro al mese per ciascun figlio, anche se la cifra scende a 85 euro per i figli che hanno un’età compresa tra i 18 e i 21 anni: nel caso i figli da 18 a 21 anni abbiano un loro reddito, la misura è garantita solo se non supera gli 8000 euro.

Inoltre, i figli maggiorenni devono frequentare un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea; in alternativa devono svolgere un tirocinio o una mansione (con reddito inferiore a 8000 euro annui), oppure svolgere il servizio civile o essere registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego.

Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 1 gennaio 2022 e il primo assegno verrà erogato da marzo.

Chiaramente, gli importi vengono stabiliti in base all’ISEE

Per essere più chiari, i nuclei familiari con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro possono contare sull’importo pieno, ovvero 175 euro mensili; le famiglie che invece hanno un ISEE più alto otterranno una cifra progressivamente più bassa, fino ad arrivare a 50 euro per i nuclei con ISEE pari o superiore a 40.000 euro.

Maggiorazioni in base a numero dei figli, disabilità, lavoro di entrambi i genitori

Per ogni figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione di 85 euro in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, con abbassamenti in caso di innalzamento dell’ISEE stesso (per chi ha 40.000 o più euro di ISEE l’importo maggiorato è di 15 euro).

Dal 2022 è prevista una maggiorazione forfettaria di 100 euro al mese per i nuclei con quattro o più figli.

Se entrambi i genitori lavorano l’importo crescerà di 30 euro al mese, abbassandosi con il progressivo crescere dell’ISEE. Le mamme con meno di 21 anni vedranno garantita una maggiorazione di 20 euro in più al mese, indipendentemente dall’ISEE.

Non ci sono limiti di età per i figli disabili.

Per i figli disabili minorenni si riceveranno 105 euro al mese in piùin caso di non autosufficienza”, mentre in presenza di disabilità grave la maggiorazione nell’importo è di 95 euro al mese, che scende a 85 euro in più «in caso di disabilità media».

In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni, le famiglie otterranno 50 euro al mese in più (da sommare all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni): dopo i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee, con 85 euro al mese per i nuclei con 15.000 euro o meno di ISEE, fino ad arrivare a 25 euro per Isee pari o superiore a 40 mila euro.

Facendo due rapidi conti, un nucleo familiare con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro può arrivare a percepire anche 970 euro con 4 figli: la cifra può ancora salire fino 1.090 euro al mese se tutti e due i genitori lavorano. Se la mamma è under 21, la quota definitiva diventa di 1.110 euro mensili.

Dove fare domanda e come avverrà il pagamento

Quasi certamente sarà possibile presentare domanda tramite il sito dell’INPS oppure recandosi ai patronati. Il beneficio sul conto corrente verrà erogato direttamente dall’INPS in base alla certificazione del reddito.

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    avvocato per stranieri a imperia sanremo, studio legale

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    1 Comment on "Assegno unico per i figli 2022"

    1. Sono pensionato italiano INPS residente all'estero | 14 Dicembre 2021 at 10:21 pm |

      Sono pensionato italiano INPS residente all’estero.
      Attualmente sto ricevendo l’importo relativo al ANF.
      E circa l’assegno unico, cosa prevede la normativa?
      Sembra non vengano presi in considerazione gli italiani residenti all’estero

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