Come richiedere il ricongiungimento familiare

Ricongiungimento familiare, tutto quello che c’è da sapere

Il ricongiungimento familiare è un diritto importante che permette a cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno di riunirsi con i propri familiari. Questo meccanismo facilita l’ingresso e la permanenza in Italia dei parenti, offrendo la possibilità di vivere insieme. Vediamo di seguito chi può richiederlo e quali sono i requisiti necessari.

Cosa si intende per ricongiungimento familiare

In linea generale, il ricongiungimento familiare è una procedura prevista anche dal nostro ordinamento che consente ai cittadini italiani, dell’Unione Europea e ai cittadini extracomunitari regolarmente residenti in Italia di riunirsi con i propri familiari più stretti nel territorio italiano.

Questo diritto, regolato dalle normative italiane e comunitarie, ha come ratio quella di preservare l’integrità del nucleo familiare e a garantire che la vita familiare sia protetta.

Gli stranieri che risiedono stabilmente in Italia con un permesso di soggiorno valido, per motivi di lavoro, studio, protezione o religione, possono richiedere il permesso di far entrare i propri familiari, purché rispettino i requisiti previsti dalla legge.

Chi può richiedere il ricongiungimento familiare

Il diritto di richiedere il ricongiungimento familiare spetta di diritto a varie categorie di persone. Tra queste, i cittadini italiani e dell’Unione Europea possono richiedere il ricongiungimento con i loro familiari, sia che essi risiedano all’interno dell’UE che in Paesi terzi.

Anche i cittadini extracomunitari che soggiornano legalmente in Italia con un permesso valido da almeno un anno hanno accesso a questo diritto, a patto che il permesso sia stato ottenuto per ragioni come lavoro, studio, protezione internazionale o altre motivazioni specifiche, come religione o famiglia.

Per quali familiare lo si può richiedere

Il processo di ricongiungimento familiare si applica a specifiche categorie di familiari, vediamo di quali si tratta. In primo luogo, il richiedente può essere il proprio coniuge, a condizione che non sia separato legalmente e che abbia almeno 18 anni.

In aggiunta, è possibile richiedere il ricongiungimento per i figli minori, ovvero quelli di età inferiore ai 18 anni, compresi i figli del coniuge o quelli nati al di fuori del matrimonio, sempre che il richiedente detenga la potestà genitoriale.

Anche i figli maggiorenni possono essere inclusi nel processo, ma solo se sono a carico del richiedente e non sono in grado di provvedere a se stessi a causa di gravi problemi di salute o disabilità. Per concludere, anche i genitori del richiedente possono essere ricongiunti se non hanno altri figli nel Paese d’origine o se sono ultrasessantacinquenni e non autosufficienti.

Perché e come richiedere il ricongiungimento familiare

Il ricongiungimento familiare rappresenta un valore fondamentale per la tutela dell’unità del nucleo familiare, che è alla base della coesione sociale e del benessere individuale. Infatti, vivere con i propri familiari non è solo un diritto, ma anche un fattore che contribuisce a una maggiore integrazione e stabilità all’interno della società ospitante.

Per poter richiedere il ricongiungimento, è necessario rispettare alcuni requisiti di legge che riguardano la disponibilità di un alloggio adeguato, un reddito sufficiente a sostenere il nucleo familiare e la copertura sanitaria.

Alloggio

Per ottenere il ricongiungimento familiare, uno dei requisiti fondamentali è la disponibilità di un alloggio idoneo. Questo significa che l’abitazione deve rispettare i parametri stabiliti dalle normative in materia di idoneità abitativa, sia in termini di spazio che di condizioni igienico-sanitarie. In particolare, l’alloggio deve avere una metratura sufficiente per ospitare tutti i membri della famiglia e garantire condizioni di vita dignitose.

È importante sottolineare che l’alloggio indicato non deve necessariamente coincidere con quello del richiedente; può trattarsi anche di una diversa abitazione, purché rispetti gli standard richiesti.

Reddito

Per soddisfare il requisito del reddito, chi richiede il ricongiungimento familiare deve dimostrare di possedere risorse economiche adeguate a mantenere sé stesso e i familiari che intende far entrare in Italia. L’importo del reddito necessario varia annualmente e dipende dal numero di familiari che si vuole ricongiungere. Il calcolo si basa sull’assegno sociale annuale, che viene incrementato del 50% per ogni familiare aggiuntivo.

Assegno sociale – importo per 1 persona € 6.947,33

  • n. 1 familiare da ricongiungere € 10.420,99
  • n. 2 familiari da ricongiungere € 13.894,66
  • n. 3 familiari da ricongiungere € 17.368,32
  • n. 4 familiari da ricongiungere € 20.841,99
  • n. 5 familiari da ricongiungere € 24.315,65
  • n. 6 familiari da ricongiunge € 27.789,32

Tuttavia, per il ricongiungimento di due o più figli minori di 14 anni o di familiari di titolari di protezione internazionale, il reddito necessario è pari al doppio dell’assegno sociale.

Assicurazione sanitaria genitori ultrasessantacinquenni

Per soddisfare il requisito dell’assicurazione sanitaria, i familiari extracomunitari ricongiunti devono avere una copertura sanitaria adeguata. Questa può essere garantita attraverso l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o mediante una polizza assicurativa privata valida sul territorio italiano.

In particolare, per i genitori ultrasessantacinquenni che vengono ricongiunti, è obbligatorio dimostrare la copertura di tutti i rischi sanitari. La scelta tra l’iscrizione al SSN o un’assicurazione privata varia in base alla situazione individuale e alle esigenze specifiche del familiare ricongiunto.

I documenti necessari per richiederlo

Per richiedere il ricongiungimento familiare è necessario presentare una serie di documenti che dimostrino sia l’idoneità del richiedente sia i legami familiari. I principali documenti sono:

– Una copia del permesso di soggiorno valido, se il richiedente è extracomunitario.

– Documento di identità del richiedente.

Certificati che attestano i legami familiari, come il certificato di matrimonio per il coniuge o i certificati di nascita per i figli.

Prova del reddito sufficiente, tramite documenti come buste paga o dichiarazioni dei redditi.

– Un certificato di idoneità abitativa, rilasciato dal Comune di residenza, che dimostri che l’alloggio è adeguato per ospitare i familiari.

Polizza sanitaria o iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), se applicabile, soprattutto per i familiari ultrasessantacinquenni.

Questi documenti devono essere completi e aggiornati al momento della richiesta.

La procedura da seguire

La procedura per richiedere il ricongiungimento familiare si svolge interamente online tramite il portale del Ministero dell’Interno. Ecco i passaggi dettagliati:

1 – Registrazione sul portale: Il richiedente deve collegarsi al sito ufficiale [www.interno.it](http://www.interno.it) e registrarsi nella sezione dedicata ai “Ricongiungimenti familiari”. Durante la registrazione, verranno richiesti dati personali e un indirizzo email valido.

2 – Conferma via email: Dopo aver completato la registrazione, il richiedente riceverà un’email di conferma con le istruzioni per completare la registrazione. Una volta confermata l’email, sarà possibile accedere alla sezione dedicata.

3 – Scelta e compilazione del modulo: All’interno della sezione, l’utente dovrà scegliere il modulo corretto per la domanda di ricongiungimento. Successivamente, dovrà scaricare e installare il programma “Sportello Unico Immigrazione” sul proprio computer, necessario per la compilazione del modulo.

4 – Compilazione della domanda: Una volta installato il programma, il richiedente dovrà compilare tutti i campi del modulo, inclusi i dati relativi all’alloggio, al reddito e ai familiari da ricongiungere.

5 – Invio della domanda: Terminata la compilazione, la domanda potrà essere inviata direttamente online al competente Sportello Unico per l’Immigrazione del luogo di residenza.

6 – Verifica e rilascio del nulla osta: La Prefettura esaminerà la richiesta, verificando i requisiti del richiedente. Se tutto è in regola, verrà rilasciato il nulla osta al ricongiungimento.

7 – Richiesta del visto: Una volta ottenuto il nulla osta, i familiari all’estero potranno richiedere il visto d’ingresso presso il consolato italiano del loro Paese di origine.

Se il richiedente non ha familiarità con il computer, può rivolgersi a organizzazioni sindacali o associazioni autorizzate per assistenza gratuita nella compilazione e invio della domanda.

I tempi previsti per il rilascio

I tempi per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare prevedono un massimo di 180 giorni dalla presentazione della domanda. Se entro questo periodo non viene data una risposta, il familiare all’estero ha la possibilità di richiedere direttamente il visto d’ingresso presso la Rappresentanza diplomatica o consolare italiana, presentando una copia degli atti rilasciata dallo Sportello Unico che conferma la data della domanda e la documentazione che prova il legame familiare (certificati di parentela, matrimonio, ecc.). Una volta ottenuto, il nulla osta deve essere utilizzato entro sei mesi dalla sua emissione per ottenere il visto di ingresso per motivi familiari.

Per chiedere un preventivo sulla domanda di ricongiungimento familiare

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