Posso guidare in Italia con una patente estera?
Per quanto tempo è possibile circolare in Italia utilizzando una patente estera? La domanda in questione può sembrare banale, ma in realtà la regolamentazione della guida in Italia competente estera è ben precisa, e se non viene seguita si rischiano delle pesanti multe.
In particolare, i cittadini stranieri hanno diritto di circolare in Italia guidando una macchina e utilizzando una patente straniera, ma per un lasso di tempo limitato.
In sostanza, non è possibile utilizzare per troppo tempo la patente estera: esiste un limite di tolleranza, come stiamo per vedere, oltre il quale si schiera delle multe gravi e anche il ritiro della patente.
Ma vediamo che cosa dice la legge.
Differenze tra cittadini stranieri residenti in Italia e non
I cittadini stranieri che non hanno residenza in Italia possono usare la patente estera, quindi la loro patente, sul territorio italiano, secondo la normativa prevista dalle varie convenzioni internazionali.
Per avere la certezza di che cosa dice la convenzione internazionale, è possibile contattare la motorizzazione civile della propria città. Le tempistiche infatti variano a seconda del tipo di convenzione presente fra l’Italia e il paese di provenienza.
Diversa invece è la normativa per i cittadini stranieri residenti in Italia: essi possono circolare utilizzando la patente estera per un anno si sono cittadini extracomunitari, e per due anni se invece sono cittadini di un paese dell’Unione Europea.
Ma vediamo ora che cosa succede in caso di infrazione, ovvero la dove il cittadino straniero utilizzi la patente estera più del tempo consentito.
Cosa succede in caso di infrazione
Cosa succede se si circola oltre il tempo poi sentito con la patente estera? Quali sono le conseguenze di chiusa la patente estera oltre il tempo?
Le conseguenze in questo caso sono previste direttamente dal codice della strada. Se il cittadino straniero utilizza la patente estera oltre il tempo consentito dalla legge o dalle convenzioni, la patente può essere ritirata dagli organi di polizia. In particolare, le conseguenze possono essere così dettagliate:
Se il cittadino straniero circola in Italia con una patente estera per più del tempo consentito, la patente gli viene ritirata.
La patente va inviata alla prefettura e, se è convertibile in patente italiana, la Prefettura la invia all’ufficio della motorizzazione civile dove il soggetto ha residenza.
In questo caso, lo straniero dovrà adoperarsi per iniziare le pratiche per la conversione della patente. Se invece la patente non può essere convertita, va inviata al Consolato di appartenenza che si trova più vicino a Padova.
Diverso è il caso del cittadino straniero che commette un’infrazione, alla quale è connessa, da codice della strada, la revoca o la sospensione della patente.
In questo caso l’agente di polizia ritira la patente e l’ho in via alla prefettura: viene quindi emanata direttamente dalla prefettura un’ordinanza di inibizione che vieta allo straniero di guidare sopra il territorio nazionale per un periodo di tempo come previsto dall’infrazione del codice della strada.
Nei casi in cui l’infrazione del codice della strada comporti la revoca della patente, la sospensione della stessa per lo straniero è di due anni.
La normativa dell’articolo 135 codice della strada
“Fermo restando quanto previsto in convenzioni internazionali, i titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato non appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo possono condurre sul territorio nazionale veicoli alla cui guida la patente posseduta li abilita, a condizione che non siano residenti in Italia da oltre un anno e che, unitamente alla medesima patente, abbiano un permesso internazionale ovvero una traduzione ufficiale in lingua italiana della predetta patente.
La patente di guida ed il permesso internazionale devono essere in corso di validità“.
“Il titolare di patente di guida rilasciata da uno Stato non appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo che circoli sul territorio nazionale senza il permesso internazionale ovvero la traduzione ufficiale, di cui al comma 1, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 408 a € 1.634″.
“..trascorso più di un anno dal giorno dell’acquisizione della residenza anagrafica in Italia, guidano con patente non più in corso di validità si applicano le sanzioni previste dall’articolo 116, commi 15 e 17“
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