Lavoro in Germania, apertura agli ingressi di extracomunitari
Il governo tedesco di Angela Merkel ha in progetto di varare un provvedimento per andare a coprire oltre un milioni di posti di lavoro vacanti. Saranno considerati anche i rifugiati e i richiedenti asilo.
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Alcune nazioni leader della produzione mondiale, a cominciare dagli Usa stringono le maglie per l’assunzione di lavoratori stranieri.
Altri invece, come la Germania, si sono resi perfettamente conto di non poter affrontare tuitte le richieste che arrivano dal mercato interno ed esterno solo con le loro forze e così sono pronti per una rivoluzione che non è soltanto culturale.
Le ultime stime dicono infatti che nel Paese guidato da Angela Merkel ci sono oltre un milione di posti al momento vacanti per la mancanza di manodopera qualificata.
Una nuova legge di immigrazione tedesca
Per questo il governo ha appena approvato una nuova legge sull’immigrazione per permettere un ingresso più facile in Germania ai lavoratori non comunitari, ma allo stesso tempo per concedere un’opportunità concreta ai rifugiati politici attualmente in possesso di un lavoro, anche in presenza di una richiesta d’asilo respinta.
Un provvedimento necessario da tempo, ancora più oggi che le stime dimostrano chiaramente come la Germania da sola non possa farcela.
L’Agenzia Federale per il Lavoro ha certificato che se nella Primavera del 2017 passavano 126 giorni nel settore automobilistico prima di trovare un sostituto valido per un posto vacante.
E a preoccupare di più è il fatto che in alcuni Stati Federali essenziali come Baviera, Turingia, Sassonia, Renania ma anche nella zona di Berlino ci sia assenza di personale specializzato.
Il provvedimento dovrà ovviamente essere approvato dal Parlamento tedesco, per un passaggio che non si annuncia facile alla luce dei timori costanti per il terrorismo internazionale e per le pressioni di alcuni partiti dalla chiara impronta xenofoba che stanno riscuotendo sempre più successo.
Ma cosa prevede la proposta di legge tedesca ?
Sostanzialmente permettere ai cittadini non comunitari ed extra europei, non necessariamente specializzati, di entrare liberamente in Germania per rispondere alle chiamate di lavoro almeno per un periodo di sei mesi a patto che parlino e capiscano il tedesco a livello di base e possano mantenersi.
Una possibilità che fino ad oggi era concessa soltanto a categorie specializzate come ingegneri, medici, esperti informatici e invece verrebbe aperta a molti più settori.
A beneficiarne in primis sarebbero i rifugiati con la propria richiesta di asilo respinta ma qualificate come “persone tollerate”, che in Germania sono stimati in 200mila unità: saranno liberi di chiedere un permesso di lavoro valido 30 mesi sempre nel caso abbiano già un’occupazione da almeno 18 mesi e dimostrino di poter vivere senza sussidi dello Stato.
Terminato questo periodo, se saranno ancora in possesso di un lavoro e il loro livello dell’apprendimento della lingua sarà progredito, allora potranno presentare domanda per un permesso soggiorno di residenza.
Gli ultimi dati tedeschi dimostrano che quasi il 30% dei rifugiati occupabili arrivati in Germania dalla fine del 2014 al giugno 2018 aveva un lavoro, con un trend sempre in crescita.
Sanatoria in Italia ?
Sulla possibilità di una sanatoria stranieri in Italia abbiamo già discusso in altro articolo. Per informazioni nel modulo sottostante
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